USO DI BIFOSFONATI E RISCHIO DI FRATTURE NELLE DONNE ANZIANE



BISPHOSPHONATE USE AND THE RISK OF SUBTROCHANTERIC OR FEMORAL SHAFT FRACTURES IN OLDER WOMEN
Park-Wyllie LJ, Mamdani MM, Juurlink DN, et al.
JAMA 2011; 305:783-789


Secondo uno studio epidemiologico, le donne con osteoporosi che ricevono un trattamento a lungo termine con bifosfonati mostrano un rischio superiore di presentare fratture femorali atipiche. Tale rischio è però ridotto (circa 1 caso su 1.000 pazienti/anno) e ampiamente controbilanciato dai benefici mostrati da questi farmaci nella maggior parte dei pazienti che soffrono di osteoporosi.

RIASSUNTO
CONTESTO L'osteoporosi è associata a rilevanti morbilità e mortalità. I bifosfonati orali sono diventati la terapia di prima scelta contro questa patologia, ma sono emerse preoccupazioni relative alla possibilità che un'esposizione a lungo termine sopprima il rimodellamento dell'osso, portando a fratture atipiche.
OBIETTIVO Stabilire se la terapia prolungata con bifosfonati è associata a un incremento del rischio di frattura subtrocanterica o del corpo femorale.
DISEGNO, CONTESTO E PAZIENTI Uno studio
caso-controllo nested, su base di popolazione, per studiare l'associazione tra uso di bifosfonati e fratture in una coorte di donne di età >=68 anni dell'Ontario -Canada- che avevano iniziato la terapia con bifosfonati orali tra il 1 aprile 2002 e il 31 marzo 2008. I casi di ospedalizzazione per frattura subtrocanterica o del corpo femorale sono stati accoppiati a controlli senza fratture (massimo 1:5). Le partecipanti allo studio sono state seguite fino al marzo 2009.
END POINT PRIMARIO L'analisi primaria ha esaminato l'associazione tra ospedalizzazione per fratture subtrocanteriche o del corpo femorale e durata dell'esposizione ai bifosfonati. Per testare la specificità dei risultati, è stata esaminata anche l'associazione tra uso di bifosfonati e fratture del collo del femore o della regione intertrocanterica, tipiche della patologia osteoporotica.
RISULTATI Sono state identificate 716 donne che presentavano frattura subtrocanterica o del corpo femorale dopo l'inizio della terapia con bifosfonati e 9723 donne con tipica frattura osteoporotica della regione intertrocanterica o del collo del femore. Rispetto all'uso sul medio periodo (<5 anni), il trattamento con bifosfonati per 5 anni o più è stato associato a un incremento del rischio di frattura subtrocanterica o del corpo femorale (odd ratio [OR] aggiustato 2,74; IC 1,25-6,02). Una riduzione del rischio delle tipiche fratture osteoporotiche si è verificata tra le donne in trattamento con bifosfonati da più di 5 anni (OR 0,76; 0,63-0,93). Tra le 52.595 donne con almeno 5 anni di trattamento, la frattura subtrocanterica o del corpo femorale è occorsa in 71 di esse (0,13%) durante l'anno seguente e in 117 (0,22%) nei due anni successivi.
CONCLUSIONI Tra le donne anziane, il trattamento con bifosfonati per un periodo superiore ai 5 anni è risultato associato a un incremento del rischio di frattura subtrocanterica o del corpo femorale; tuttavia il rischio assoluto di questo tipo di fratture è basso.