RIASSUNTO
CONTESTO Le polipillole, che contengono in una sola pillola diversi
farmaci per ridurre il rischio di patologie cardiovascolari (CVD), sono
state proposte per un utilizzo su ampia scala. Il numero di adulti americani
ritenuti idonei per la polipillola e i suoi potenziali benefici non è
noto.
METODI Sono state analizzate le National Health and Nutrition
Examination Survey 2003-2004 e 2007-2008 per stimare tra gli adulti
americani i tassi di trattamento dei farmaci proposti per l'inclusione
delle polipillole (aspirina, una statina, un ACE-inibitore e un tiazidico
per i pazienti senza storia di infarto del mioardio e gli stessi principi
attivi più un beta-bloccante per quelli con storia di infarto).
Il
numero di coronaropatie (CHD) e ictus potenzialmente prevenibili attraverso
l'utilizzo della polipillola è stato
ricavato dai risultati di una metanalisi pubblicata e di 3 ampi studi
di coorte su base di popolazione. Sono stati valutati due criteri di idoneità
all'uso della polipillola: 1) adulti americani con età >=55
anni e 2) adulti americani con storia di CVD.
RISULTATI Secondo i due criteri, vi erano 67,6 milioni di adulti
americani con un età uguale
o superiore ai 55 anni e 15,4 milioni con storia di CVD, ritenuti quindi
idonei a ricevere le polipillole. Dal 2007 al 2008, il 37% degli adulti
americani con età >=55 anni e il 57% di quelli con storia di
CVD hanno assunto statine. L'uso degli altri farmaci contenuti nelle polipillole
è stato basso. L'uso delle polipillole nei soggetti con età
>=55 anni potrebbe prevenire in 10 anni 3,2 milioni di eventi CHD e
1,7 milioni di ictus, mentre in quelli con storia di CVD, 0,9 milioni
di eventi CHD e 0,5 milioni di ictus.
CONCLUSIONI Questo studio dimostra che l'uso delle polipillole
potrebbe abbassare considerevolmente l'incidenza di CVD tra gli adulti
americani.
|