EFFETTI CARDIOVASCOLARI DEI TIAZOLIDINEDIONI



COMPARATIVE CARDIOVASCULAR EFFECTS OF THIAZOLIDINEDIONES: SYSTEMATIC REVIEW AND META-ANALYSIS OF OBSERVATIONAL STUDIES
Loke YK, Kwok CS, Singh S
BMJ 2011; 342:d1309


Questo studio dimostra che l'antidiabetico rosiglitazone è associato a un aumento del rischio di eventi avversi cardiovascolari rispetto a pioglitazone. I due medicinali appartengono alla classe dei tiazolidinedioni, farmaci che aiutano a controllare i livelli glicemici in pazienti con diabete di tipo 2 poiché aumentano la sensibilità all'insulina nel fegato, nel tessuto adiposo e nei muscoli.

RIASSUNTO
OBIETTIVO Determinare gli effetti comparativi dei tiazolidinedioni (rosiglitazone e pioglitazone) su infarto del miocardio, insufficienza cardiaca congestizia e mortalità in pazienti con diabete di tipo 2.
DISEGNO Revisione sistematica e metanalisi di studi osservazionali.
SORGENTE DATI Ricerche in Medline e Embase nel settembre 2010.
SELEZIONE DEGLI STUDI Sono stati inclusi studi osservazionali che comparavano direttamente il rischio di esiti cardiovascolari per rosiglitazone e pioglitazone nei pazienti con diabete di tipo 2.
ESTRAZIONE DATI E' stata condotta una metanalisi a effetti random (metodo di varianza inversa) per calcolare gli odd ratio per end point cardiovascolari derivanti dall'uso di tiazolidinedioni.
Per valutare l'eterogeneità statistica è stato usato l'I2 statistico.
RISULTATI Dopo una dettagliata revisione di 189 citazioni sono stati valutati gli end point cardiovascolari da 16 studi osservazionali (4 caso-controllo e 12 studi di coorte retrospettivi), che includevano in totale 810.000 utilizzatori di tiazolidinedioni. Rispetto a pioglitazone, l'uso di rosiglitazone era associato a un incremento statisticamente significativo degli odd ratio per infarto del miocardio (n=15 studi; odd ratio [OR] 1,16; IC 95% 1,07-1,24; p<0,001; I2=46%), scompenso cardiaco congestizio (n=8; OR 1,22; 1,14-1,31; p<0,001; I2=37%) e morte (n=8; 1,14; 1,09-1,20; p<0,001; I2=0%). Il
numero necessario da trattare per ottenere un effetto avverso (numbers needed to treat to harm; NNH), dipendente dalla popolazione a rischio, suggerisce un eccesso di eventi ogni 100.000 pazienti che ricevono rosiglitazone al posto di pioglitazone, pari a 170 per infarto del miocardio, 649 per insufficienza cardiaca e 341 per morte.
CONCLUSIONI Nel contesto reale, l'uso di rosiglitazone
nei pazienti con diabete di tipo 2 è associato a un odd ratio significativamente più alto per scompenso cardiaco congestizio, infarto del miocardio e morte rispetto a pioglitazone.