TRATTAMENTI ANTIDIABETICI E RISCHIO DI OSPEDALIZZAZIONE PER INFARTO MIOCARDICO



ANTIDIABETIC TREATMENTS AND RISK OF HOSPITALISATION WITH MYOCARDIAL INFARCTION: A NATIONWIDE CASE-CONTROL STUDY
Horsdal HT, Søndergaard F, Johnsen SP, Rungby J
Pharmacoepidemiol Drug Saf 2011; 20:331-7


In un ampio studio caso-controllo, condotto su scala nazionale, in soggetti diabetici di tipo 2 è stato rilevato un rischio più basso di ospedalizzazione per infarto miocardico tra gli utilizzatori di metformina, di insulina e i pazienti non trattati con farmaci antidiabetici rispetto agli utilizzatori di sulfoniluree.

RIASSUNTO
SCOPO I dati sul rischio cardiovascolare, associato a diversi tipi di trattamenti antidiabetici, sono scarsi e contrastanti. E' stato esaminato il rischio di ospedalizzazione per infarto miocardico (IM) tra i pazienti trattati con sulfoniluree, metformina, insulina, una qualsiasi combinazione di essi e tra quelli non in farmacoterapia antidiabetica.
METODI Utilizzando registri nazionali, è stato condotto in Danimarca uno studio caso-controllo, nidificato, su base di popolazione, comprendente tutti i pazienti con diabete di tipo 2; sono stati identificati tutti i soggetti ospedalizzati per per un primo evento di IM chee sono stati appaiati per età e sesso a controlli non infartuati, nel perido 1996 -2004. E' stato determinato l'odds ratio (OR) di infarto miocardico in base al tipo di trattamento antidiabetico, aggiustato per potenziali fattori confondenti, utilizzando i pazienti trattati con sulfoniluree come gruppo di riferimento.
RISULTATI Complessivamente erano
stati disponibili per l'analisi 10.616 casi di pazienti con diabete di tipo 2 e ospedalizzati per infarto miocardico e 90.697 controlli diabetici di tipo 2 senza IM. È stato rilevato un minor rischio di ricovero per IM tra gli utilizzatori di metformina (OR aggiustato 0,86; IC 95% 0,78-0,95), insulina (OR aggiustato 0,92; 0,86-0,99) e tra i pazienti che non erano in terapia antidiabetica (OR aggiustato 0,75; 0,71-0,79) rispetto agli utilizzatori di sulfoniluree. I pazienti trattati con una qualsiasi combinazione avevano un rischio simile agli utilizzatori di sulfoniluree (OR aggiustato 0,99; 0,92-1,06). Non è stata osservata alcuna differenza tra le diverse sulfoniluree e il controllo glicemico e il profilo lipidico avevano solo un impatto minore sulle stime del rischio nelle sottoanalisi che prevedevano la determinazione di HbA(1c), colesterolo e trigliceridi.
CONCLUSIONI I risultati dello studio forniscono un supporto all'ipotesi che l'uso di sulfoniluree possa essere associato a un rischio aumentato di ospedalizzazione per infarto miocardico.