RISCHIO DI EVENTI CARDIOVASCOLARI DA FANS



CARDIOVASCULAR RISK WITH NON-STEROIDAL ANTI-INFLAMMATORY DRUGS: SYSTEMATIC REVIEW OF POPULATION-BASED CONTROLLED OBSERVATIONAL STUDIES
McGettigan P, Henry D
PLoS Med 2011; 8:e1001098


Questa revisione di studi osservazionali mostra che rofecoxib e diclofenac sono i farmaci a più alto rischio cardiovascolare, mentre naprossene ha un profilo di sicurezza leggermente superiore all'ibuprofene. Gli autori concludono che nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare, naprossene dovrebbe essere il farmaco di prima scelta anche per l'apparente mancanza di correlazione tra rischio e dose.

RIASSUNTO
CONTESTO I trial randomizzati hanno evidenziato i rischi cardiovascolari dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) in dosi elevate e in situazioni talvolta atipiche. L'articolo fornisce stime dei rischi comparativi per i singoli FANS ai dosaggi correnti e nel contesto della medicina generale.
METODI E RISULTATI È stata eseguita una revisione sistematica di studi controllati osservazionali su base di comunità. Sono state condotte ricerche bibliografiche complete, sono state estratte le stime del rischio relativo aggiustato (RR) e sono state aggregate le stime per gli eventi cardiovascolari maggiori associati all'uso di singoli FANS, in varie dosi e in popolazioni con alto e basso rischio basale di eventi cardiovascolari. Sono stati anche confrontati i singoli farmaci in analisi pair-wise generando rapporti di rischi relativi (RRR).
Trenta studi caso-controllo includevano 184.946 eventi cardiovascolari e 21 studi di coorte descrivevano gli outcome di oltre 2,7 milioni di individui esposti.
Tra i farmaci più ampiamente studiati (con dieci o più studi), i rischi complessivi
più alti sono stati osservati con rofecoxib (RR 1,45; IC 95% 1,33-1,59) e diclofenac (RR 1,40; 1,27-1,55), quelli più bassi con ibuprofene (RR 1,18; 1,11-1,25) e naprossene (RR 1,09; 1,02-1,16).
In un sottoinsieme di studi, il rischio era elevato con basse dosi di rofecoxib (RR 1,37; 1,20-1,57), celecoxib (RR 1,26; 1,09-1,47) e diclofenac (RR 1,22; 1,12-1,33) e aumentava in ogni caso con le dosi più alte. Il rischio da ibuprofene si osservava solo con dosi molto elevate. Il rischio da naproxene era nullo a tutti i dosaggi. Dei farmaci meno studiati, etoricoxib (RR 2,05; 1,45-2,88), etodolac (RR 1,55; 1,28-1,87) e indometacina (RR 1,30; 1,19-1,41) mostravano il rischio più alto.
Nel confronto a coppie, etoricoxib aveva un RR
più alto di ibuprofene (RRR 1,68; IC al 99% 1,14-2,49) e di naprossene (RRR 1,75; 1,16-2,64); etodolac non era significativamente diverso da naprossene e ibuprofene. Naprossene aveva un rischio significativamente inferiore a quello di ibuprofene (RRR 0,92; 0,87-0,99). Le stime dei RR erano costanti con diversi rischi basali per le malattie cardiovascolari e aumentavano nelle prime fasi del ciclo di trattamento.
CONCLUSIONI La presente revisione suggerisce che tra i FANS più ampiamente utilizzati, naprossene e ibuprofene a basse dosi hanno meno probabilità di aumentare il rischio cardiovascolare. Diclofenac alle dosi disponibili senza ricetta aumenta il rischio. I dati per etoricoxib erano eterogenei, ma nel confronto a coppie questo farmaco aveva un RR significativamente più alto rispetto a naprossene o ibuprofene. Indometacina è un farmaco vecchio, piuttosto tossico, e le evidenze relative al rischio cardiovascolare mettono in dubbio il suo uso clinico
continuato.