RIASSUNTO
CONTESTO Una recente analisi post-hoc di un ampio trial
randomizzato in pazienti con malattia cerebrovascolare ha suggerito che
le statine possono aumentare il rischio di emorragia intracerebrale (intracerebral
hemorrhage, ICH).
OBIETTIVO Esaminare l'associazione tra statine e ICH nei pazienti
con recente ictus ischemico in un setting di popolazione.
DISEGNO Studio di coorte retrospettivo con appaiamento per propensity
score, dall'1 luglio 1994 al 31 marzo 2008.
SETTING Ontario, Canada.
PARTECIPANTI Sono stati considerati 17.872 pazienti di almeno 66
anni che hanno iniziato la terapia con statine dopo l'ictus ischemico
acuto e sono stati seguiti per un periodo mediano di 4,2 anni (range interquartile
2,4-5,0 anni). Per aumentare l'inferenza causale, sono stati condotti
diversi test di specificità per escludere l'healthy user bias
in questo campione (questo bias si presenta quando la popolazione in studio
è probabilmente più sana della popolazione generale).
END POINT PRIMARIO Ospedalizzazione o accesso al Pronto Soccorso
per emorragia intracranica definita utilizzando la codifica di diagnosi
convalidata.
RISULTATI Complessivamente, si sono verificati 213 episodi di ICH.
Nell'analisi primaria di confronto tra utilizzatori di statine e non utilizzatori,
non è stata trovata alcuna associazione tra statine e ICH (hazard
ratio 0,87; IC 95% 0,65-1,17). Le analisi dei sottogruppi e per dose-risposta
hanno fornito risultati simili. Nei test di specificità, la terapia
con statine non era associata all'esecuzione della MOC per la densità
minerale ossea, allo screening per la vitamina D o B(12), a endoscopia
gastrointestinale o ad artroplastica elettiva del ginocchio, suggerendo
che i risultati non erano dovuti a healthy user bias o a differenze
nella qualità delle cure.
CONCLUSIONE L'esposizione a statine dopo ictus ischemico non era
associata a ICH.
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