RIASSUNTO
CONTESTO Le evidenze sinora accumulate suggeriscono che le statine
influenzino anche patologie diverse dalle malattie cardiovascolari, tra
cui il cancro, e che questi effetti possano dipendere dalla solubilità
lipidica delle specifiche statine. Anche se molti studi hanno riportato
un'associazione tra uso di statine e incidenza di cancro al seno, la relazione
tra questi farmaci e le recidive di tumore al seno non è stata
ben studiata.
METODI E' 'stato condotto, a livello nazionale, uno studio di coorte
prospetticosu base di popolazione, coinvolgendo tutti i residenti di sesso
femminile in Danimarca con diagnosi di carcinoma mammario invasivo in
stadio I-III, segnalati al Registro danese del Breast Cancer Cooperative
Group tra il 1996 e il 2003 (n=18.769). Le donne sono state seguite
per un periodo mediano di 6,8 anni dopo la diagnosi. Le prescrizioni di
statine lipofile e idrofile sono state rilevate dal database elettronico
nazionale della farmaceutica.
Le associazioni tra prescrizioni di statine e ricorrenza di cancro al
seno sono state stimate con modelli lineari generalizzati e con la regressione
a rischi proporzionali di Cox, aggiustando per età, stato menopausale
al momento della diagnosi, grado istologico, stato dei recettori degli
estrogeni, ricevimento della terapia adiuvante, tipo di intervento chirurgico
primario, terapia ormonale sostitutiva pre-diagnosi e coprescrizioni di
aspirina, ACE-inibitori, FANS o anticoagulanti. Tutti i test statistici
erano a due code.
RISULTATI La maggior parte delle prescrizioni di statine lipofile
nella popolazione in studio erano di simvastatina. Le utilizzatrici di
sola simvastatina sperimentavano un tasso di recidive del cancro al seno
per 100 donne dopo 10 anni di follow-up circa 10 volte inferiore (differenza
di rischio aggiustato a 10 anni -0,10; IC 95% da -0,11 a -0,08) rispetto
alle donne a cui non era stata prescritta alcuna statina. Le utilizzatrici
di sole statine idrofile avevano all'incirca lo stesso rischio di recidiva
di tumore al seno delle donne a cui non era stata prescritta alcuna statina
al follow-up (differenza di rischio aggiustato a 10 anni 0,05; da -0,01
a 0,11).
CONCLUSIONI Simvastatina, una statina altamente lipofila, era associata
a un ridotto rischio di recidiva del tumore al seno tra le donne danesi
con diagnosi di carcinoma mammario in stadio I-III, mentre non è
stata osservata nessuna associazione tra uso di statine idrofile e recidiva
del tumore al seno.
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