RIASSUNTO
CONTESTO La chemioprevenzione è una strategia potenzialmente
attraente per diminuire il peso epidemiologico, socio-economico e sanitario
del cancro colorettale (CRC). Gli studi preclinici suggeriscono che i
bifosfonati (BP) possono avere effetti antitumorali diretti nel CRC. L'obiettivo
di questo studio era di determinare l'effetto dell'esposizione ai BP sull'incidenza
di CRC.
METODI Il Manitoba Cancer Registry è stato utilizzato
per identificare i pazienti con diagnosi di CRC nel periodo 2000-2009
che avevano vissuto in Manitoba per almeno 5 anni prima della diagnosi
(casi). Ogni caso è stato appaiato a 10 controlli con stessa età,
sesso e durata del soggiorno in Manitoba, utilizzando il campionamento
per densità di incidenza. L'esposizione ai BP è stata determinata
utilizzando la banca dati provinciale del Drug Program Information
Network. È stata effettuata un'analisi di regressione logistica
condizionale per determinare l'effetto dell'esposizione ai BP sull'incidenza
di CRC, aggiustando per uso di servizi sanitari, procedure mediche (tra
cui l'endoscopia gastrointestinale inferiore), status socioeconomico e
pre-esistenti condizioni di salute.
RISULTATI In totale, 5425 pazienti con CRC sono stati abbinati
a 54.242 controlli. Nell'analisi multivariata, l'esposizione ai BP era
associata a una riduzione del rischio di CRC (2-13 prescrizioni di
BP in oltre 5 anni: odds ratio [OR] 0,84; IC 95% 0,71-1,00; >=14
prescrizioni di BP in oltre 5 anni: OR 0,78; 0,65-0,94). Quando è
stato valutato l'effetto di specifici BP, questo era significativo solo
per l'esposizione ad acido risedronico (OR 0,50; 0,30-0,85). Non c'era
alcun effetto significativo per durata maggiore di esposizione o dosaggio
cumulativo di acido alendronico.
CONCLUSIONI I risultati di questo studio suggeriscono che l'esposizione
ai bifosfonati, specialmente ad acido risedronico, possa essere associata
a un ridotto rischio di sviluppare CRC.
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