RABDOMIOLISI ASSOCIATA ALLA TERAPIA COMBINATA SIMVASTATINA-NEFAZODONE


RHABDOMYOLYSIS ASSOCIATED WITH SIMVASTATIN-NEFAZODONE THERAPY
Skrabal MZ, Stading JA, Monaghan MS
South Med J 2003; 96:1034-1035


Simvastatina è un inibitore dell'enzima idrossimetilglutaril CoA reduttasi comunemente impiegato nel trattamento di pazienti con iperlipidemia. E' un farmaco sicuro ed efficace nella maggior parte dei casi e quando usato in modo appropriato. Un grave effetto collaterale noto come rabdomiolisi può raramente verificarsi in soggetti che assumono simvastatina, soprattutto se ad alte dosi ed in associazione con agenti che alterano i livelli ematici della statina aumentandoli.
CASE REPORT Un uomo, bianco, di 56 anni con una storia di iperlipidemia, coronaropatia, disfunzione erettile, rinite allergica e sinusite, si è rivolto al suo medico curante per problemi di impotenza e di depressione. Al momento della visita stava assumendo simvastatina, atenololo, terazosina e fluoxetina. Il medico ha sospeso la terapia precedente sostituendola con un'altra a base di buspirone, nefazodone, lisinopril e aspirina. Ad un controllo dopo quattro giorni il paziente presentava valori pressori nella norma, ma alti livelli di colesterolo LDL (188 mg/dL). La dose di simvastatina è stata così aumentata da 40 a 80 mg/dL per cercare di ridurre il colesterolo LDL al target di 100 mg/dL. Dopo tre settimane il soggetto ha iniziato ad assumere anche fexofenadina e azitromicina per trattare un'infezione respiratoria, pur presentando livelli alterati della funzionalità epatica (AST 171 IU/L [range normale 1-45 IU/L] e ALT 99 IU/L [range normale 1-55 IU/L]. Dopo cinque giorni il soggetto è stato ricoverato in ospedale lamentando dolori alle gambe e alla schiena. Presentava livelli ematici di CPK elevati (10.738 U/L [range normale 1-250 U/L) aumentati fino a 79.868 U/L durante il ricovero. Anche gli indici della funzionalità epatica risultavano alterati (AST da 2.324 a 2.665 IU/L e ALT da 700 a 1.139 IU/L). I valori di urea e di creatinina sono rimasti normali durante tutto il periodo del ricovero ospedaliero. Al paziente è stata diagnosticata una rabdomiolisi, controllata mediante sospensione della terapia e somministrazione di soluzione reidratante a base di bicarbonato, mannitolo e albumina.
In letteratura sono già presenti altri due casi di rabdomiolisi associata all'assunzione contemporanea di simvastatina e di un antidepressivo quale il nefazodone; questo nuovo caso non può che alzare ulteriormente la soglia di attenzione verso questa possibile grave interazione farmacologica tra due composti sempre più impiegati nella pratica clinica.