MASSIVE
NASAL BLEEDING AND HEMODYNAMIC INSTABILITY ASSOCIATED WITH CLOPIDOGREL Nacul
F, de Moraes E, Penido C, Paiva RB et al. Pharm World Sci 2004; 26:6-7
CONTESTO
Clopidogrel, come altri farmaci antipiastrinici, riveste un ruolo importante nel
trattamento di pazienti con vasculopatia e tromboembolismo. Si tratta di una tienopiridina
sintetica in grado di inibire in modo selettivo l'aggregazione piastrinica mediata
dall'adenosina difosfato (ADP), senza effetti diretti sul metabolismo dell'acido
arachidonico. Si è visto inoltre che clopidogrel riduce il rischio di ictus
ischemico, infarto del miocardio e morte vascolare in pazienti con malattia aterosclerotica
grave. Tuttavia il farmaco causa un prolungamento significativo del tempo di sanguinamento
e l'effetto massimo diventa evidente molti giorni dopo l'inizio del trattamento,
in termini soprattutto di comparsa di epistassi. IL CASO Una donna di
58 anni in terapia da due anni con clopidogrel (75 mg/die) per un attacco ischemico
transiente, si è presentata al pronto soccorso per una grave epistassi
che le ha causato, tra l'altro, una forte riduzione della pressione sanguigna
(70 su 40 mmHg), normalizzata soltanto dopo la somministrazione e.v. di ringer
lattato (1.500 mL). La paziente ha dichiarato di non aver assunto altri farmaci
oltre a clopidogrel e che stava seguendo con regolarità la sua terapia
antiaggregante senza alcuna modifica della dose. Le analisi di laboratorio hanno
determinato i seguenti valori: ematocrito 32% (range di normalità 36-47%),
emoglobina 10,0 g/dL (12-16 g/dL), globuli bianchi 15.500 cellule/mm3
(5.000-10.000/µl), piastrine 305.000 cellule/mm3 (150.000-450.000 cellule/mm3),
tempo di sanguinamento 3,45 min (<4 min), tempo di protrombina 12,8 sec (12-13
sec) con un International Normalized Ratio di 1,03 (1,0-1,3) e tempo parziale
di tromboplastina di 33,4 sec (23-35 sec). Dopo la somministrazione di desmopressina
(20 mg) e.v. i livelli serici di sodio erano 123 mEq/L (135-145 mEq/L) e l'osmolarità
dell'urina 195 mOsm/kg (dovrebbe essere <100 mOsm/L per una concentrazione
serica di sodio di 123 mEq/dL). Al quinto giorno di terapia la paziente è
stata dimessa e al controllo dopo un mese il profilo della coagulazione risultava
normale. DISCUSSIONE E' ormai nota la correlazione tra eventi emorragici
e l'uso di agenti antiaggreganti piastrinici. In particolare clopidogrel e ticlopidina
(tienopiridine) possono causare sanguinamento attraverso l'inibizione dell'attivazione
ADP-dipendente del recettore IIb/IIIa. Poiché terapie di questo tipo sono
in genere a lungo termine, da ciò nasce l'importanza fondamentale di monitorare
costantemente il paziente per eventuale comparsa, come nel caso riportato, di
grave epistassi trattata in modo risolutivo con desmopressina (agonista del recettore
della vasopressina che causa una ritenzione di acqua a livello renale e rilascio
del fattore VII della coagulazione). |