EPHEDRA-ASSOCIATED
CARDIOMYOPATHY Naik SD The Annals of Pharmacotherapy 2004; 38:404-407
OBIETTIVO
Riportare due casi di cardiomiopatia correlati all'assunzione di integratori dietetici
contenenti efedrina. I CASI Un ragazzo, bianco, di 19 anni si è
presentato al pronto soccorso lamentando una difficoltà respiratoria e
un episodico dolore al petto che si irradiava al braccio sinistro. La cateterizzazione
cardiaca non ha evidenziato alcun danno coronarico significativo, ma la presenza
di una dilatazione del ventricolo sinistro e di ipocinesia globale. Il paziente
è stato dimesso dall'ospedale dopo 5 giorni di terapia classica per insufficienza
cardiaca, ma è deceduto 5 settimane dopo. Un altro ragazzo, bianco,
di 21 anni è stato ricoverato in ospedale per un dolore frequente al petto
e gli è stata diagnosticata una miopericardite. Un ecocardiogramma ha mostrato
uno stato di ipocinesia globale con una frazione di eiezione del 40-50%. È
stato trattato per la miopericardite secondo le linee standard dell'insufficienza
cardiaca. La scala delle probabilità per la stima della causalità
obiettiva ha rilevato che era possibile un effetto collaterale da farmaco tra
cardiomiopatia ed uso di efedrina in questi due pazienti. DISCUSSIONE
Efedrina è un potente composto simpaticomimetico con effetti diretti ed
indiretti sui recettori adrenergici con conseguenti aumenti del ritmo cardiaco,
della pressione sanguigna, della potenza cardiaca e della resistenza vascolare.
Gli effetti collaterali della stimolazione adrenergica sono ben noti nella cardiomiopatia,
essendo responsabili di un'azione tossica diretta e indiretta sui miociti. CONCLUSIONE
E' documentato che efedrina, attraverso la sua azione simpaticomimetica, può
avere diversi effetti tossici cardiovascolari, inclusi miocardite, aritmia, infarto
del miocardio, arresto cardiaco e morte improvvisa. |