LETTER
TO LANCET WARNS OF ROSUVASTATIN-WARFARIN INTERACTION: LIPID EXPERTS NOT CONCERNED Fonte:
Theheart.org
Nel
numero di gennaio di Lancet, nella sezione dedicata alla corrispondenza,
viene rimarcata da parte di alcuni ricercatori (Barry M. et al.) l'importanza
di non sottovalutare l'interazione tra rosuvastatina e warfarin. Nell'ambito dello
studio JUPITER viene citato infatti il caso di una donna di 74 anni in
terapia cronica con warfarin la quale, quattro settimane dopo aver iniziato ad
assumere rosuvastatina, ha sviluppato ematuria, comparsa di ematomi e vertigini
con un International Normalized Ratio (INR) aumentato da 2,0 a 8,0. La
paziente è stata prima sottoposta a trasfusione di due unità di
plasma, poi trattata con warfarin in modo discontinuo e vitamina K (10 mg). Secondo
questi ricercatori i medici dovrebbero porre più attenzione al reale rischio
di una interazione tra rosuvastatina e warfarin e quindi cercare di evitare questa
combinazione. Tuttavia alcuni tra i maggiori esperti in questo campo sostengono
la necessità di una maggiore cautela prima di generalizzare. Del resto
è noto che aggiungendo una statina qualsiasi ad un paziente già
in terapia con warfarin, farmaco con una finestra terapeutica molto stretta, si
osserva subito un incremento dell'INR dal 10% al 15%. Ciò si traduce in
un maggior rischio di sanguinamento e quindi nella necessità di ridurre
la dose di warfarin da somministrare, soprattutto durante la prima settimana di
terapia combinata con la statina. I medici non devono evitare di prescrivere l'associazione
warfarin-rosuvastatina, piuttosto devono continuamente monitorare l'INR dei pazienti
in terapia, ma non solo con questa statina, ma con tutti i composti di questa
classe, poiché l'effetto sull'INR non risulta più marcato con la
rosuvastatina piuttosto che con un'altra statina. |