IL TABACCO POTREBBE INIBIRE L'EFFETTO DI WARFARIN


POSSIBLE WARFARIN FAILURE DUE TO INTERACTION WITH SMOKELESS TOBACCO
Kuykendall J.R, Houle M.D, Rhodes R.S.
The Annals of Pharmacotherapy 2004; 38: 595-597

OBIETTIVO Riportare il caso di una possibile interazione tra tabacco e warfarin in un paziente trattato dopo gravi eventi tromboembolici.
IL CASO Un uomo, bianco, da molti anni consumatore di tabacco (non da fumo) è stato trattato senza alcun successo con warfarin per 25-30 giorni. I valori dell'International Normalized Ratio (INR) non si sono mai stabilizzati > 2,0 dopo 4,5 anni di terapia. Il paziente ha avuto 3 infarti del miocardio (IM) e 2 ictus ischemici tra i 29 e i 31 anni e un altro IM all'età di 33 anni. In seguito si erano verificati numerosi episodi di attacchi ischemici. Durante l'ultimo anno di trattamento con warfarin, il paziente ha smesso di consumare tabacco e si è potuto osservare un aumento nei valori di INR da 1,1 a 2,3 nell'arco di una settimana. Il possibile meccanismo responsabile di questa interazione non è stato ancora stabilito, ma potrebbe essere coinvolto, molto probabilmente, un aumento di apporto di vitamina K dal tabacco.
DISCUSSIONE Il tabacco contiene alti livelli di vitamina K e il suo consumo può contribuire direttamente al fallimento di una terapia a base di warfarin, finalizzata a raggiungere livelli terapeutici di INR in questo paziente. Una scala di causalità obiettiva indica una probabile associazione tra questa combinazione e gli eventi avversi osservati. L'uso del tabacco (non da sigaretta) dovrebbe essere pianificato nei pazienti in terapia con warfarin.
CONCLUSIONI I possibili effetti cardiaci di questo impiego del tabacco includono potenziali interazioni con farmaci, le quali possono interessare i parametri farmacodinamici e/o farmacocinetici. I meccanismi proposti includono anche un aumento nell'apporto di vitamina K assunta con la dieta.