ATTACCO ISCHEMICO TRANSIENTE INDOTTO DA PAROXETINA


TRANSIENT ISCHEMIC ATTACK REPORTED WITH PAROXETINE USE
Manos G.H, Wechsler S.M.
The annals of Pharmacotherapy 2004; 38: 617-620

OBIETTIVO Riportare un episodio di attacco ischemico transiente (TIA) correlato all'assunzione di paroxetina.
IL CASO Un uomo, bianco, di 57 anni, con una storia pregressa di fibrillazione atriale intermittente e ipercolesterolemia, ha sviluppato balbuzie e un afflosciamento facciale 3 giorni dopo aver iniziato ad assumere paroxetina. Al paziente è stato diagnosticato un TIA, quindi ospedalizzato e sottoposto a trattamento anticoagulante. Tutti i sintomi si sono risolti rapidamente, ma sono poi ricomparsi dopo due giorni la ripresa della terapia.
DISCUSSIONE Le piastrine secernono serotonina, la quale media la vasocostrizione attraverso la stimolazione dei recettori 5-HT2a. Questo processo viene controbilanciato dal rilascio di ossido nitrico, vasodilatatore, in seguito a stimolazione da parte della serotonina dei recettori endoteliali 5-HT1. In condizioni patologiche come aterosclerosi, un danno all'endotelio determina una maggiore risposta vasocostrittrice. Paroxetina inibisce il reuptake di norepinefrina e la sintesi di ossido nitrico, in aggiunta all'aumento dell'attività serotoninergica, potenzialmente combinata ad una risposta vasocostrittiva. Una stima della causalità obiettiva ha rivelato che l'attacco ischemico transiente rappresentava probabilmente un effetto collaterale alla somministrazione di paroxetina.
CONCLUSIONI L'uso di paroxetina e di altri inibitori selettivi del reuptake di serotonina, può alterare la comparsa di eventi ischemici nei pazienti predisposti.