ENHANCED
HYPOPROTHROMBINEMIA WITH WARFARIN DUE TO AZITHROMYCIN
Rao
KB, Pallaki M, Tolber SR et al
The Annals of Pharmacotherapy, published on line, aprile 2004
OBIETTIVO
Riportare il caso di una possibile interazione tra azitromicina e warfarin
manifestatasi con un eccessivo effetto ipoprotrombinemico.
IL CASO In un uomo, afroamericano, di 83 anni, in terapia cronica
con warfarin (10 mg il mercoledì e 7,5 mg gli altri giorni) è
stato osservato un innalzamento del tempo di protrombina il giorno dopo
aver assunto azitromicina (500 mg). Il paziente ha interrotto la terapia
e dopo tre giorni il valore del tempo di protrombina è rientrato
nei range di normalità. A parte un iniziale aumento dell'International
Normalized Ratio (INR), l'assenza di fattori confondenti significativi
in grado di influenzare l'azione anticoagulante di warfarin in questo
paziente e i numerosi report presenti in letteratura che fanno riferimento
a questo tipo di reazione, indicano che una interazione tra azitromicina
e warfarin può essere la responsabile dell'innalzamento del tempo
di protrombina osservato. Una stima della causalità obiettiva ha
rivelato che tale effetto collaterale correlato alla combinazione di questi
due farmaci risulta probabile.
DISCUSSIONE Non è noto se azitromicina, il macrolide di
prima scelta nei pazienti già in terapia con warfarin, inibisca
il sistema del citocromo P450, come invece fanno eritromicina e claritromicina.
Inoltre, precedenti report su un'interazione azitromicina e warfarin supportano
la possibilità che azitromicina interagisca con warfarin, sebbene
l'esatto meccanismo non sia ancora noto.
CONCLUSIONI Azitromicina può interagire con warfarin e potenziare
i suoi effetti ipoprotrombinemici. Inoltre questi effetti sono riscontrabili
anche per 4-8 giorni dopo la fine della terapia con l'antibiotico.
Diviene quindi importante un monitoraggio periodico del tempo di protrombina
in pazienti già in terapia con warfarin e che iniziano ad assumere
azitromicina.
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