I BETA-AGONISTI AUMENTANO IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE DEI SOGGETTI CON ASMA E CON SINDROME POLMONARE OSTRUTTIVA


CARDIOVASCULAR EFFECTS OF BETA-AGONISTS IN PATIENTS WITH ASTHMA AND COPD
Salpeter SR, Ormiston TM, Salpeter EE
Chest 2004; 125:2309-2321


I farmaci agonisti beta-adrenergici esercitano un'azione fisiologica opposta rispetto a quella dei beta-bloccanti. Questi ultimi sono infatti noti ridurre la morbilità e la mortalità nei pazienti con malattia cardiaca; invece l'impiego dei beta2-agonisti in soggetti con sindrome polmonare ostruttiva risulta associata ad un aumento del rischio di infarto del miocardio, insufficienza cardiaca congestizia, arresto cardiaco e morte cardiaca acuta.
Alcuni ricercatori hanno condotto una meta-analisi di studi randomizzati e controllati con placebo (13 + 20 di durata maggiore, fino ad 1 anno) sull'azione di beta2-agonisti (ritmo cardiaco, livelli serici di potassio ed effetti collaterali inclusi tachicardia sinusale e ventricolare, sincope, fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca congestizia, infarto del miocardio, arresto cardiaco e morte improvvisa) in soggetti con sindrome polmonare ostruttiva.
Dai dati è emerso che una singola dose di beta2-agonista aumenta il ritmo cardiaco di 9,12 battiti al minuto (IC 95% 5,32-12,92) e riduce la concentrazione di potassio di 0,36 mmol/L (IC 95% 0,18-0,54), rispetto al placebo. Negli studi con una durata maggiore si è osservato che questi farmaci aumentano in modo significativo anche il rischio di un evento cardiovascolare (rischio relativo [RR] 2,54; IC 95% 1,59-4,04) rispetto al placebo. Il RR per la sola tachicardia sinusale corrispondeva a 3,06 (95% IC 1,70-5,50), mentre per tutti gli altri eventi era 1,66 (IC 95%0,76-3,6).
Da questi dati si può quindi desumere che l'impiego di composti beta2-agonisti in soggetti con sindrome polmonare ostruttiva aumenta il rischio di eventi cardiovascolari. All'inizio della terapia si osserva un aumento del ritmo cardiaco e una riduzione dei livelli di potassio, meccanismi, questi che, sommati agli altri effetti dei beta2-agonisti, potrebbero essere responsabili di ischemica, insufficienza cardiaca congestizia, aritmie e morte improvvisa.