POTENTIAL
INTERACTION BETWEEN TELITHROMYCIN AND WARFARIN
Kolilekas L, Anagnostopoulos GK, Lampaditis I, Eleftheriadis I.
The Annals of Pharmacotherapy 2004: 38: 1424-1427
OBIETTIVO
Riportare il caso di una interazione tra warfarin e telitromicina, che
ha determinato un innalzamento dell'International Normalized Ratio (INR)
ed emottisi.
IL CASO In un uomo, bianco, di 73 anni, è stato osservato
un aumento di INR e la comparsa di una moderata emottisi durante la contemporanea
assunzione di warfarin e telitromicina 80 mg/die. L'INR è passata
da un valore di 3,1, stimato prima dell'inizio della terapia con telitromicina,
a 11 dopo cinque giorni di trattamento, per poi rientrare nel range terapeutico
quattro giorni dopo l'interruzione del farmaco.
DISCUSSIONE Telitromicina è il capostipite di una sottoclasse
di macrolidi, i chetolidi, i quali, rispetto ai tradizionali (azalidi),
risultano più efficaci nel trattamento di infezioni respiratorie
sostenute da agenti patogeni macrolidi-resistenti. Fino ad ora non era
mai stati decritto alcun caso di complicanze emorragiche e innalzamento
dell'INR come conseguenza di una interazione tra warfarin e telitromicina.
Sebbene il meccanismo alla base dell'interazione sia ancora sconosciuto,
si suppone si tratti della conseguenza di una inibizione del metabolismo
dell'isomero R di warfarin, mediato principalmente dal CYP1A2 (meno dal
CYP3A4). La stima della causalità obiettiva ha rivelato che questo
effetto collaterale risulta probabile.
CONCLUSIONI I ricercatori raccomandano un continuo monitoraggio
dei valori di INR nei pazienti in terapia con warfarin e che devono assumere
anche telitromicina, per poter controllare e prevenire eventuali complicanze
emorragiche.
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