VALPROIC
ACID-INDUCED HYPERAMMONEMIA AND THROMBOCYTOPENIA IN AN ELDERLY WOMAN
Mallet L, Babin S, Morais JA
Ann Pharmacother 2004; 38: 1643-1647
OBIETTIVO
Descrivere un caso di iperammoniemia e trombocitopenia indotte da acido
valproico assunto per via orale da una paziente anziana.
IL CASO Una donna, bianca, di 76 anni, si è presentata
al pronto soccorso con debolezza generale, confusione, nausea e vomito
e dichiarando di essere in terapia con divalproex sodico 750 mg/3 volte
die, con una concentrazione di acido valproico di 144 mg/L. Durante il
ricovero ospedaliero ha continuato ad assumere divalproex, ad un dosaggio
inferiore ed in modo discontinuo, ma i livelli ematici di ammonio aumentavano
fino ad arrivare a 211 µg/dL, la conta piastrinica diminuiva (da
133 a 86 103/mm3), la paziente si sentiva confusa, assonnata
e la sua mobilità andava diminuendo. Le venne allora prescritto
gabapentin per controllare gli attacchi epilettici e sospeso l'acido valproico.
Lo stato mentale della paziente, i livelli ematici di ammonio e la conta
piastrinica ritornarono nella norma.
DISCUSSIONE E' stato riportato che l'acido valproico può
interferire con l'enzima carbamoilfosfato sintetasi, responsabile del
trasporto dell'ammonio all'interno del ciclo dell'urea. Esso può
inoltre promuovere nel rene il trasporto di glutammina attraverso la membrana
mitocondriale, aumentando così la produzione di ammonio.
L'eziologia della trombocitopenia causata dall'acido valproico non è
stata ancora ben chiarita. Attraverso la scala delle probabilità
di Narajo sono state determinate una probabile correlazione tra iperammoniemia
e acido valproico e tra trombocitopenia e acido valproico.
CONCLUSIONI Acido valproico può essere associato
a iperammoniemia e trombocitopenia. I medici dovrebbero porre attenzione
a mutamenti nelle capacità cognitive e funzionali dei pazienti,
soprattutto se anziani, in terapia con divalproex sodico.
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