OLANZAPINE-INDUCED
PANCREATITIS: A CASE REPORT
Wagge Ch, Carlsson H, Nielsen EW
J Pancreas 2004; 5:388-391
CONTESTO In letteratura sono presenti numerosi casi di pancreatite
associata all'assunzione dell'antipsicotico clozapina, mentre per un suo
derivato, olanzapina, non è mai stato osservato alcun effetto collaterale
a carico del pancreas. Olanzapina in questi ultimi anni ha acquisito una
notevole diffusione soprattutto grazie alla sua ridotta associazione con
gli effetti collaterali classici di questa classe di antipsicotici, ovvero
distonia e altri effetti extrapiramidali.
IL CASO Un uomo di 42 anni in buone condizioni fisiche, affetto
da psicosi paranoica, ha cominciato progressivamente a sviluppare uno
stato di iperglicemia (glucosio >60 mmol/L), di ipercolesterolemia
(colesterolo totale 14,3 mmol/L), elevati livelli di alanina aminotransferasi,
diabete e, ultimamente, pancreatite acuta dopo 19 mesi di olanzapina assunta
in monoterapia 10 mg/die. A causa di una insufficienza a carico di più
organi, il paziente è stato ricoverato in terapia intensiva dove
è rimasto per 29 giorni e dove ha interrotto l'assunzione di olanzapina.
Progressivamente i livelli di glucosio, di trigliceridi e di colesterolo
sono ritornati normali, come anche le funzionalità pancreatica
ed epatica.
DISCUSSIONE Gli effetti collaterali noti e più frequenti
a carico di olanzapina sono rappresentati soprattutto da sedazione, aumento
di peso, iperprolattinemia e innalzamento dei livelli ematici delle transaminasi.
Una recente review di numerosi studi ha evidenziato come iperglicemia,
diabete mellito di tipo II e chetoacidosi diabetica risultino più
frequenti in pazienti trattati con olanzapina e clozapina, rispetto a
quelli che assumono gli antipsicotici convenzionali. Il meccanismo non
è stato ancora chiarito, ma insulina e leptina sembrano rivestire
un ruolo rilevante.
CONCLUSIONI In questo caso olanzapina è stata riportata
come probabile causa di pancreatite acuta in un paziente che non presentava
alcun fattore di predisposizione noto. I soggetti trattati con olanzapina
dovrebbero essere sottoposti al monitoraggio di glucosio, lipidi, funzionalità
pancreatica ed epatica, le quali, in caso risultassero alterate, dovrebbero
indurre a sospendere la terapia.
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