ICTUS EMORRAGICO DOPO ASSUNZIONE DI NAFAZOLINA


HEMORRHAGIC STROKE AFTER NAPHAZOLINE EXPOSITION: CASE REPORT
Zavala JAA, Pereira ER, Werneck LC, et al.
Arch. Neuro-Psiquiatr. 2004; 62


OBIETTIVO Riportare un caso di esposizione a nafazolina, un agente simpaticomimetico, seguita da emorragia talamica.
IL CASO Un uomo di 44 anni, sano, senza precedenti di ipertensione arteriosa e di disturbi trombotici, è stato ricoverato in ospedale per una forte emicrania e dolore al braccio sinistro. 5 giorni prima aveva iniziato ad assumere un decongestionante nasale, la nafazolina, per alleviare i sintomi di uno stato influenzale; ma dopo il primo giorno erano comparsi mal di testa, nausea e vomito. Sottoposto a visita medica il paziente presentava una pressione arteriosa piuttosto elevata (190/120 mm Hg) che richiese la prescrizione di captopril 50 mg/die in singola dose.
Alcuni giorni è comparsa una emiparesi sinistra a causa della quale è stato necessario il ricovero ospedaliero. Una TAC craniale ha rivelato la presenza di una emorragia talamica, mentre l'angiografia cerebrale non ha evidenziato alcun aneurisma, o malformazioni vascolari o vasculite.
Il paziente non è stato sottoposto ad alcuna terapia farmacologica e dimesso l'ottavo giorno dopo il recupero del deficit motorio.
DISCUSSIONE Le cause più comuni di ictus emorragico in adulti giovani sono rappresentate da malformazioni vascolari, inclusi angiomi cavernosi, e ipertensione arteriosa. I fattori di rischio sono soprattutto il fumo e l'ipocolesterolemia. Nel 1984 Pentel et al. descrissero l'esposizione a farmaci simpaticomimetici come un fattore di rischio per malattie cerebrovascolari. Infatti farmaci come fenilpropanolammina, efedrina, pseudoefedrina e caffeina risultano associati a ipertensione, encefalopatia ipertensiva ed ictus emorragico. Questo rappresenta però il primo caso di ictus emorragico correlato alla somministrazione di nafazolina ed un probabile meccanismo potrebbe essere rappresentato da una ipertensione arteriosa acuta.