RISK
OF ISCHEMIC STROKE WITH TAMOXIFEN TREATMENT FOR BREAST CANCER: A META-ANALYSIS
Bushnell CD, Goldstein LB
Neurology 2004;63:1230-1233
L'uso a lungo termine di tamoxifene sembra aumentare il rischio di ictus,
e soprattutto di ictus ischemico. L'aumento assoluto del rischio, comunque,
è contenuto. E' stato teorizzato che il tamoxifene aumenti il rischio
di tromboembolia, e quindi potrebbe essere un fattore di rischio di ictus
ischemico.
Utilizzando MEDLINE, è stata condotta una revisione sistematica
di trial con tamoxifene, randomizzati e controllati, per la gestione e
la prevenzione del tumore al seno, pubblicati dal 1980. Gli odds ratio
complessivi (OR) e gli intervalli di confidenza (IC) al 95% sono stati
calcolati utilizzando il metodo di Mantel-Haenszel, seguito da un test
statistico per l'eterogeneità.
Nove trial rispondevano ai criteri di inclusione e sei di questi specificavano
l'ictus come end point.
L'OR per ictus ischemico era 1,82 (1,41-2,36), per qualsiasi ictus 1,40
(1,14-1,72). Il [chi]2 al test di eterogeneità era 6,0
(p>0,1) per l'ictus ischemico e 16,1 (p<0,05) per qualsiasi ictus.
Durante un periodo di follow-up medio di 4,9 anni la frequenza di ictus
era dello 0,71% nelle donne in terapia con tamoxifene vs lo 0,39% nelle
donne controllo (aumento del rischio assoluto dello 0,32%)
Le donne con tumore al seno trattate con tamoxifene presentano un rischio
aumentato dell'82% di incorrere in un ictus ischemico e del 29% in un
ictus di qualsiasi origine, ma il rischio assoluto è basso.
I
risultati di precedenti studi avevano portato a sconsigliare il tamoxifene
in donne con una storia di ictus, TIA o tromboembolia venosa. L'aumento
del rischio di ictus non è coerente con gli effetti positivi del
farmaco sui markers di rischio arteriosclerotico; tuttavia il tamoxifene
può promuovere la trombosi, soprattutto in donne anziane o ipercoagulabili
a causa di un tumore mammario. Questi dati supportano la pratica di uno
screening meticoloso delle donne candidate a terapia con tamoxifene, benchè
medici e pazienti debbano essere rassicurati dall'entità lieve
del rischio.
Saranno
comunque decisivi i risultati di trial in corso con tamoxifene che hanno
come end point primari eventi cerebrovascolari.
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