DRUG-INDUCED
IMMUNE THROMBOCYTOPENIA
van den Bemt PMLA, Meyboom RHB, Egberts ACG
Drug Safety 2004; 27:1243-1252
La
trombocitopenia (TCP) può avere differenti cause, tra cui l'uso
di certi farmaci. Il meccanismo alla base della TCP farmaco-indotta coinvolge
o una diminuzione della produzione di piastrine (tossicità midollare
ossea) o un'aumentata distruzione delle stesse (TCP immuno-mediata). Inoltre,
bisogna distinguere questa patologia da farmaci dalla pseudo-TCP, un effetto
evidenziabile in vitro.
Questo lavoro si è posto l'obiettivo di rivedere tutta la letteratura
in merito alla TCP immune farmaco-indotta, ad eccezione dei disordini
trombo-emorragici, quali la porpora trombocitopenia trombotica e la TCP
e trombosi indotte da eparina.
La ricerca, condotta su PubMed, ha selezionato 108 articoli rilevanti
su questo soggetto.
Le classi di farmaci più frequentemente associate alla patologia
sono i derivati alcaloidi della Cinchona (chinica, chinidina), sulfonamidi,
FANS, anticonvulsivanti, farmaci antireumatici e diuretici. Molti altri
farmaci sono stati occasionalmente coinvolti in case report di TCP. Un
piccolo numero di studi epidemiologici, molto diversi tra loro dal punto
di vista metodologico, descrive incidenze dell'ordine di grandezza di
10 casi per 1.000.000 di abitanti per anno. Da questi studi non è
possibile identificare eventuali fattori di rischio.
Il meccanismo sottostante non è stato ancora completamente chiarito,
ma sembrano essere coinvolti almeno 3 differenti tipi di anticorpi: gli
anticorpi aptene-dipendenti, gli autoanticorpi piastrino-reattivi indotti
dai farmaci e gli anticorpi farmaco-dipendenti. I target di questi ultimi
sono glicoproteine sulla membrana cellulare delle piastrine, quale ad
es. la glicoproteina (GP) Ib/IX and GPIIb/IIIa.
La diagnosi differenziale della TCP può consistere nell'identificazione
dei sintomi clinici (petecchie, sanguinamenti, lividi), un'attenta valutazione
della relazione causale con il farmaco sospetto, indagini di laboratorio
(conta ematica totale), lo smear test del sangue periferico (per escludere
la pseudotrombocitopenia), e i test sierologici. La sensibilità
di questi test dipende da fattori quali la concentrazione del farmaco
nel test e la potenziale sensibilizzazione del paziente verso i metaboliti
del farmaco invece che al farmaco stesso.
Sebbene la TCP da farmaco sia una reazione avversa rara, le sue conseguenze
possono essere gravi. Può essere trattata interrompendo il farmaco
causativo e nei casi più gravi, associati ad emorragia, mediante
trasfusione con piastrine.
E' importante consolidare le conoscenze su questo argomento, focalizzando
ricerche future sulla identificazione dei possibili fattori di rischio
e sulla comprensione del meccanismo di induzione.
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