ATYPICAL
ANTIPSYCHOTICS: FROM POTASSIUM CHANNELS TO TORSADE DE POINTES AND SUDDEN
DEATH
Titier T, Girodet PO, Verdoux H, et al.
Drug Safety 2005; 28:35-51
RIASSUNTO
La sincope e la morte improvvisa sono caratteristiche della schizofrenia
che possono essere attribuite ad ischemia cardiaca, all'uso di antipsicotici
(a causa di pro-aritmia o altri motivi, quali discinesia faringea) e alla
malattia psichiatrica stessa. Sono stati descritti casi di insorgenza
di questi eventi con la maggior parte degli antipsicotici; queste circostanze
hanno portato ad un momentaneo o permanente ritiro dal mercato o ad un
uso ristretto di farmaci, quali sultopride, droperidolo, sertindolo o
tioridazina.
L'analisi dei dati disponibili mostra che tutti gli antipsicotici valutati
danneggiano i canali cardiaci del potassio, con una IC50 (dose
che produce una inibizione del 50%) compresa tra 1 nmole/L (aloperidolo)
a 6 µmoli/L (olanzapina). Studi elettrofisiologici in vivo
o in vitro hanno dimostrato un aumento dose-dipendente della durata
del potenziale d'azione con interessamento a diversi gradi di indicatori
di aritmogenicità grave. Tuttavia, queste evidenze non sempre si
sono tradotte clinicamente in un prolungamento della durata dell'intervallo
QT o in un aumentato rischio di torsione di punta o morte improvvisa nei
trial clinici o negli studi farmacoepidemiologici. Peraltro, il prolungamento
del QT non sempre comporta un rischio aumentato di torsione di punta o
di morte improvvisa.
I motivi di queste discrepanze apparenti sono oscuri e potrebbero essere
correlati ad una potenza insufficiente degli studi, ad una concentrazione
del farmaco nel sangue e nei tessuti bassa rispetto a quella utilizzata
in vitro o ad effetti del farmaco su altri recettori o canali ionici
che hanno un effetto protettivo. Alternativamente, i rischi che non si
sono manifestati nei trial preclinici e clinici potrebbero essere correlati
all'uso di farmaci in pazienti ad alto rischio, ad interazioni metaboliche
e altri fattori che possono emergere solo nella fase di post-marketing
in una popolazione più ampia.
Quindi la determinazione della sicurezza cardiovascolare nella fase pre-marketing
deve essere supportata da studi farmacoepidemiologici di potenza appropriata.
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