Fonte:
Adnkronos Salute. Febbraio 2005
L'Agenzia
Regolatoria Britannica del Farmaco (Medicines and Healthcare Products
Regulatory Agency - MHRA) dovrebbe ordinare entro i prossimi 12 mesi
il ritiro dal commercio di un farmaco analgesico-antidolorifico, co-proxamol,
ritenuto potenzialmente pericoloso in quanto responsabile di un aumento
anomalo di suicidi e perché non ci sono evidenze sicure di una
sua maggiore efficacia di paracetamolo da solo.
Co-proxamol contiene una dose subterapeutica di paracetamolo (325 mg)
e dextropropoxifene (32,5 mg), un oppioide analgesico leggero, noto per
la sua tossicità in caso di overdose.
Il prodotto avrebbe degli effetti indesiderati molto gravi a dosi leggermente
superiori a quelle massime raccomandate.
Nel 2003 il British Medical Journal ha pubblicato uno studio di
Ricercatori di Oxford che avevano esaminato la relazione tra incidenza
di suicidio ed assunzione di farmaci (1).
In generale il co-proxamol da solo è risultato responsabile di
circa il 5% di tutti i suicidi avvenuti in Gran Bretagna e Galles nel
periodo 1997-1999. Analizzando i 4162 suicidi associati ai farmaci, il
18% (766 ) era causato da co-proxamol da solo, il 22% (927) dagli antidepressivi
triciclici ed il 9% (368) da paracetamolo da solo. Una più alta
percentuale di suicidi nella fascia d'età 10-24 anni era dovuta
a co-proxamol. Il rischio di morte dopo overdose con co-proxamol era più
elevato di 2,3 volte rispetto agli antidepressivi triciclici e di 28,1
volte rispetto a paracetamolo.
Lo studio concludeva lo studio: " la limitazione della disponibilità
di co-proxamol potrebbe avere un importante ruolo nella prevenzione dei
suicidi".
Mentre co-proxamol è in fase di ritiro, nessun nuovo paziente dovrebbe
iniziare questa terapia, i pazienti che lo assumono sporadicamente o per
brevi periodi dovrebbero non assumerlo più, e non dovrebbe essere
somministrato a pazienti sotto ai 18 anni, agli alcolisti o a soggetti
con tendenze suicide.
(1)
Keith Hawton, Sue Simkin, Jonathan Deeks. Co-proxamol and suicide: a study
of national mortality statistics and local non-fatal self poisonings.
BMJ 2003;326:1006-1008
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