L'ASSUNZIONE DI FARMACI APPARTENENTI A TRE DIVERSE CLASSI PUÒ CAUSARE UN DANNO RENALE


DRUG COMBINATIONS AND IMPAIRED RENAL FUNCTION - THE 'TRIPLE WHAMMY'
Katarzyna K, Shenfield L, Shenfield GM
Br J Clin Pharmacol 2005; 59:239-243

CONTESTO Studi recenti hanno identificato il "triple whammy (la tripla aggressione)" in cui la combinazione di diuretici, antinfiammatori non-stereoidei, ACE-inibitori e/o antagonisti del recettore dell'angiotensina (ARA) potrebbe essere la causa di danno funzionale a carico del rene.
METODI E' stato effettuato uno studio cross sectional su pazienti ammessi a cure mediche generali in un ospedale universitario. Sono stati correlati età, sesso, stato della malattia e precedenti assunzioni dei farmaci in esame (diuretici, FANS aspirina inclusa, ACE-inibitori e ARA), con i livelli di creatinina e con la clearance della creatinina al momento del ricovero.
RISULTATI Sono stati inclusi 301 pazienti (48% maschi); di questi 135 non avevano mai assunto in precedenza alcuno dei farmaci in esame, 87 ne aveva preso solo uno, 60 due e 19 tre. E' stata osservata una correlazione significativa (p<0,01) tra i livelli di creatinina e la clearance della creatinina stessa con il sesso maschile, l'età ed il numero di farmaci assunti, tra quelli in esame. L'analisi multivariata ha confermato queste associazioni, ma non ha confermato la correlazione fra funzionalità renale e scompenso cardiaco o numero totale di diagnosi. L'aumento del dosaggio dei diuretici, probabilmente perchè in molti casi si includono due farmaci, ma non di altri principi attivi, era associato in maniera significativa (p<0,001) ad un danno funzionale renale. I pazienti in cura con altri farmaci, oltre i 3 in esame, e che assumevano un dosaggio inferiore alla dose giornaliera stabilita (DDD) non avevano livelli di creatinina o una clearance della creatinina significativamente diversi da quelli che assumevano una dose di farmaco corretta o superiore a alla DDD.
CONCLUSIONE L'assunzione di uno o più dei farmaci identificati è associata ad un danno renale significativo, ma non è correlata con lo scompenso cardiaco o con altre patologie per le quali poteva essere stato prescritto il farmaco. E' quindi necessaria molta attenzione per bilanciare la dimostrata efficacia di questi farmaci con il rischio di indurre insufficienza renale.