GLI INIBITORI DEL FATTORE TNF-ALFA POSSONO AUMENTARE IL RISCHIO DI LESIONI CUTANEE


DERMATOLOGICAL CONDITIONS DURING TNF-ALPHA-BLOCKING THERAPY IN PATIENTS WITH RHEUMATOID ARTHRITIS: A PROSPECTIVE STUDY
Flendrie M, Vissers WHPM, Creemers MCW, et al.
Arthritis Res Ther 2005; 7:R666-R676


Alcuni ricercatori olandesi suggeriscono che il trattamento dell'artrite reumatoide (RA) con il fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-a) sia associato ad un aumento di lesioni cutanee.
È stato infatti condotto uno studio prospettico che includeva 289 soggetti con RA in terapia con infliximab, adalimumab, etanercept o lenercept tra il 1994 e il 2003; nello studio è stato inserito anche un gruppo controllo di 289 pazienti RA mai trattati con inibitori del TNF-a. Sono stati registrati gli eventi dermatologici che hanno richiesto un consulto specialistico.
Durante il periodo medio di follow-up di 2,3 anni, gli effetti collaterali di natura dermatologica hanno portato alla sospensione della terapia per ben 21 volte in 19 pazienti. Tra le 128 segnalazioni di ADR erano inclusi 33 casi di infezione, correlabili all'effetto immuno-soppressore del farmaco, il quale induce un'inibizione della risposta immunitaria mediata dalle cellule Th1, promuovendo una suscettibilità verso reazioni avverse topiche. Sono stati evidenziati anche 15 casi di eruzioni, 9 ulcere e 5 tumori maligni; alcuni casi di tumori benigni, vasculite, varici, psoriasi, edema, dermatite da stasi e dermatite seborroica. Gli eventi sono stati registrati molto più frequentemente nella fase attiva del trattamento (0,16 eventi per anni-paziente) rispetto alla fase di sospensione della terapia con inibitori del TNF-a (0,09 eventi per anni-paziente, p<0,0005).
Certamente saranno necessari altri studi per valutare l'incidenza e la patogenesi di questi effetti collaterali che rappresentano un problema clinicamente significativo per i pazienti con artrite reumatoide in terapia con farmaci inibitori del TNF-a.