I PAZIENTI ONCOLOGICI O CON SCLEROSI MULTIPLA IN TERAPIA CON MITOXANTRONE SONO ESPOSTI AL RISCHIO DI CARDIOTOSSICITÀ E DI LEUCEMIA MIELOGENA ACUTA


NOVANTRONE LINKED TO CARDIOTOXICITY AND AML IN MS AND CANCER PATIENTS
Fonte: FDA, giugno 2005



FDA e Serono Inc hanno informato via lettera gli operatori sanitari riguardo le recenti notizie sul rischio di cardiotossicità e leucemia mielogena acuta (AML) secondaria associate all'uso di mitoxantrone iniettabile concentrato (Novantrone) in pazienti affetti da sclerosi multipla e cancro. Vengono raccomandate, come parte della valutazione del profilo rischio/beneficio, l'esame della funzionalità cardiaca e la conta delle cellule ematiche prima di ogni somministrazione.
Report pervenuti in fase di postmarketing mostrano che il rischio di cardiotossicità da mitoxantrone permane in ogni momento della terapia, aumenta con dosi cumulative e potrebbe essere indipendente dagli altri fattori di rischio cardiaco. Si sono verificate insufficienze cardiache congestizie (CHF) potenzialmente fatali sia durante il trattamento che mesi o anni dopo.
L'FDA raccomanda di sottoporre i pazienti affetti da sclerosi multipla ad una valutazione cardiologia che comprenda l'esame della frazione di eiezione del ventricolo sinistro (LVEF) prima di iniziare a terapia con mitoxantrone e prima della somministrazione di ciascuna dose. Questo farmaco non dovrebbe essere impiegato in pazienti con una LVEF significativamente diminuita, pari o uguale al 50%, o in coloro che hanno ricevuto una dose cumulativa di farmaco nel tempo pari a 140 mg/m2. Per i pazienti oncologici, questa dose è stata associata ad un aumento stimato del rischio di CHF pari a 2,6%.
Il mitoxantrone è stato associato ad una AML secondaria in pazienti affetti da sclerosi multipla attraverso una revisione della letteratura e report postmarketing. In una coorte di pazienti con sclerosi multipla trattati con mitoxantrone, durante i diversi periodi di follow up è stato rilevato un rischio di leucemia pari allo 0,25%. Un caso è stato anche riportato in uno studio di coorte osservazionale di postmarketing, il Registry to Evaluate Novantrone Effects in Worsening MS (RENEW), effettuato su 505 pazienti arruolati a partire dall'aprile del 2001. Il soggetto, una donna di 52 anni con una sclerosi multipla secondaria progressiva, non era a conoscenza dei fattori di rischio per la leucemia e non ha ricevuto una contemporanea terapia citotossica. Si era pensato che la AML da lei sviluppata fosse collegata alla dose cumulativa di mitoxantrone di 72 mg/m2 e si è giunti ad una remissione della sintomatologia attraverso una terapia con idarubicina ed ara-C. AML da mitoxantrone sono state anche riportate in pazienti oncologici che ricevevano una contemporanea terapia citotossica. In uno studio su 1774 pazienti con cancro al seno il rischio relativo si è stimato essere pari a 1,1% e 1,6% rispettivamente a 5 e a 10 anni. Nei soggetti trattati con antracicline, una classe di farmaci analoga a antrocenadione mitoxantrone, le AML sono più frequenti nei pazienti trattati con dosi scalari di farmaco e in terapia concomitante con agenti neoplastici di danno al DNA o con pretrattamenti con farmaci citotossici.
Le iniezioni di mitoxantrone sono indicate per ridurre il grado di disabilità neurologica e/o la frequenza di recidive nella sclerosi multipla e, in associazione con i corticosteroidi, come chemioterapia iniziale contro il dolore per tumore prostatico avanzato refrattario agli ormoni e, negli adulti, per la leucemia acuta non linfocitica.