TOSSICITA' MULTIPLA DA AMIODARONE


THE MULTIPLE TOXICITIES OF AMIODARONE
Australian Adverse Drug Reaction Bulletin 2005; 24 (3)



Amiodarone è un farmaco antiaritmico approvato per il trattamento di tachiaritmie gravi non rispondenti a nessun altra terapia il cui impiego è notevolmente e rapidamente aumentato da 150.000 prescrizioni del 1995 a 430.000/anno del periodo 2002-2004. L'emivita di questo farmaco, se assunto per lunghi periodi, arriva a superare i 110 giorni, con conseguente accumulo nel tessuto adiposo e perfusione in numerosi organi (fegato, pancreas, cuore, polmoni, midollo osseo) dove può potenzialmente causare gravi reazioni collaterali che non sempre si risolvono con la sospensione della terapia.

REAZIONI AVVERSE (ADR) DA AMIODARONE SEGNALATE
ALL'ADVERSE DRUG REACTIONS ADVISORY COMMITTEE (ADRAC)

ADR
N° CASI (decessi)
Disturbi alla tiroide
212 (8)
Disturbi respiratori
195 (24)
Aritmie cardiache
94 (4)
Epatotossicità
81 (8)
Ipotensione
34 (1)
Disturbi muscolari
29 (0)
Fotosensibilità
28 (0)
Alterazioni corneali
27 (0)
Disturbi ematici
18 (0)
Totale
809 (46)



La tossicità polmonare è quella con un numero maggiore di eventi fatali, in genere associati a polmoniti degenerate in fibrosi polmonare ed insufficienza respiratoria. Può insorgere rapidamente, come testimoniato da un report recente in cui ad un paziente anziano in terapia con metoprololo, candesartan, aspirina, atorvastatina e risedronato, è stato prescritto anche amiodarone 200 mg/die per una fibrillazione atriale. Dopo 6 mesi il paziente ha sviluppato una insufficienza respiratoria fatale secondaria a polmonite. Il rischio di effetti collaterali di tipo respiratorio aumenta con il crescere della dose cumulativa, ma è presente anche nel caso di un basso dosaggio per breve periodo, specialmente in soggetti anziani ed in quelli con malattia polmonare pre-esistente. La prognosi è generalmente buona se il farmaco viene subito sospeso.
Amiodarone possiede delle proprietà uniche per il trattamento delle aritmie cardiache difficili. Mentre la terapia cronica con questo farmaco può essere necessaria nel caso di aritmie ventricolari rischiose per la vita (nel qual caso dovrebbe essere prescritta la dose efficace più bassa), non tutti i pazienti che hanno iniziato ad assumere amiodarone per aritmie atriali acute devono obbligatoriamente continuare con la stessa terapia. I soggetti in cura dovrebbero essere sottoposti a monitoraggio della funzionalità polmonare, epatica e tiroidea ogni sei mesi. L'ipertiroidismo può manifestarsi in modo repentino con perdita di peso, miopatia e peggioramento dell'aritmia. Viene raccomandato anche un esame annuale della vista: quasi tutti i pazienti infatti sviluppano depositi corneali in genere benigni, ma possono comparire anche problemi più gravi.