SULFAEMOGLOBINEMIA INDOTTA DA FENAZOPIRIDINA


PHENAZOPYRIDINE-INDUCED SULFHEMOGLOBINEMIA
Gopalachar AS, Bowie VL, Bharadwaj P
The Annals of Pharmacotherapy 2005; 39: 1128-1130



OBIETTIVO Riportare un caso di sulfoemoglobinemia in un soggetto che ha assunto fenazopiridina (molecola non in commercio in Italia) per un'infezione del tratto urinario.
IL CASO Una donna bianca di 63 anni è arrivata in pronto soccorso lamentando stanchezza e la comparsa progressiva di una colorazione bluastra-cianotica su tutto il corpo nell'arco delle 6-8 settimane precedenti. Quattro mesi prima la paziente aveva iniziato ad assumere fenazopiridina, un farmaco da banco indicato per la cura sintomatica delle irritazioni del basso tratto urinario, causate da infezione, trauma, chirurgia, ecc. Poiché l'assunzione di ossigeno e blu di metilene non migliorava lo stato cianotico è stata ipotizzata una sulfoemoglobinemia, confermata dall'esame spettorfotometrico.
DISCUSSIONE La sulfaemoglobina è una molecola pigmentata di verde contenente un atomo di zolfo in uno o più anelli porfirinici. Può rappresentare una rara causa di cianosi, in genere indotta da farmaci. Si sospetta un caso di sulfaemoglobinemia quando un paziente cianotico presenta (1) una tensione dell'ossigeno vicino alla normalità, (2) elevata metaemoglobina e (3) non risponde alla terapia con blu di metilene. Si tratta di una patologia relativamente rara, nonostante l'ampio uso di farmaci che possono causarla. I fattori predisponesti, come la costipazione cronica presente in questa paziente, vengono considerati come una fonte di idrogeno solfuro.
CONCLUSIONI Questo caso di sulfaemoglobinemia, comparsa dopo assunzione di fenazopiridina, viene considerato, in base alla scala delle probabilità di Naranjo, come un effetto collaterale probabile.