UN GRAVE CASO DI INSUFFICIENZA RENALE DOVUTA AD UN ABUSO DI PRODOTTI A BASE DI SENNA

ACUTE LIVER FAILURE WITH RENAL IMPAIRMENT RELATED TO THE ABUSE OF SENNA ANTHRAQUINONE GLYCOSIDES
Vanderperren B, Rizzo M, Hantson P
The Annals of Pharmacotherapy 2005; 39:1353-1357

OBIETTIVO Riportare un caso di ingestione cronica di grandi quantità di frutti della senna, anche in forma di tè e tisane, che ha portato poi alla comparsa di una grave epatotossicità.
IL CASO Una donna di 52 anni ha assunto per più di tre anni 1 litro di tè al giorno a base di frutti di senna essiccati (70 g) ed ha sviluppato insufficienze epatica e renale gravi che hanno determinato il ricovero in terapia intensiva. La gravità del danno epatico era evidenziata dall'aumento del tempo di protrombina (INR>7) e dalla comparsa di encefalopatia. In attesa di trapianto la paziente è stata sottoposta ad una terapia di supporto. Il danno renale consisteva in un'acidosi tubolare prossimale accompagnata da poliuria refrattaria alla terapia con vasopressina. Nelle urine sono state trovate anche quantità importanti di cadmio.
DISCUSSIONE Cassia acutifolia e angustifolia sono piante largamente impiegate come lassativi, ma un loro abuso per lunghi periodi può essere associato ad effetti collaterali gravi come perdita di fluidi e di elettroliti con diarrea cronica. L'epatotossicità grave è inusuale, ma potrebbe essere legata all'esposizione del fegato a quantità elevate di metaboliti tossici dei glucosidi antrachinonici (sennosidi). Una stima della causalità obiettiva suggerisce che l'epatotossicità era probabilmente correlata all'abuso di lassativi a base di senna. Per quanto riguarda la nefrotossicità, invece, non ci sono dati in letteratura che la correlino ai sennosidi, anche se in modelli sperimentali si è osservato che i derivati antrachinonici possono accumularsi nei reni. La presenza di un'alta concentrazione di cadmio nelle urine suggerisce una contaminazione da metalli delle foglie di tè, un'ipotesi però non verificata.
CONCLUSIONI L'assunzione di elevate dosi di lassativi a base di senna può esporre i soggetti al rischio di epatotossicità.