EFFECT
OF DISCONTINUING ASPIRIN THERAPY ON THE RISK OF BRAIN ISCHEMIC STROKE
Maulaz AB, Bezerra DC, Michel P, et al.
Arch Neurol 2005; 62:1217-1220
CONTESTO Aspirina viene largamente usata nella prevenzione degli
eventi ischemici vascolari. Dati clinici e sperimentali suggeriscono che
dopo 4 settimane o meno di interruzione del trattamento si verifica un
effetto rebound.
OBIETTIVO Studiare l'interruzione della terapia con aspirina come
fattore di rischio per l'ictus ischemico (IS).
DISEGNO Studio caso-controllo.
AMBITO Unità di cura intensiva dell'ictus.
PARTECIPANTI 309 pazienti con IS o attacco ischemico transiente
(TIA) sottoposti ad un trattamento a lungo termine con aspirina, precedente
all'evento riportato, e 309 controlli appaiati per età, sesso e
terapia antiaggregante che non avevano riportato alcun IS nei 6 mesi precedenti.
METODI E' stata confrontata la frequenza della sospensione della
terapia con aspirina nelle 4 settimane precedenti all'evento ischemico
cerebrale per i casi e nelle 4 settimane dopo l'intervista nei controlli.
RISULTATI I due gruppi mostravano una frequenza simile di fattori
di rischio ad eccezione della malattia coronarica, più frequente
nei casi (36% vs 18%; p<0,001). Il trattamento con aspirina è
stato interrotto in 13 casi ed in 4 controlli. Tale sospensione ha prodotto
un odds ratio di 3,4 per IS/TIA (IC 95% 1,08-10,63; p<0,005), dopo
aggiustamento in un modello multivariato.
CONCLUSIONI Questi risultati sottolineano l'importanza dell'aderenza
del paziente alla terapia con aspirina e forniscono una stima del rischio
associato ad un'interruzione della stessa in pazienti a rischio di IS,
in particolare per quelli con malattie coronariche.
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