POSTMENOPAUSAL
HORMONE THERAPY AND BREAST CANCER RISK: THE MULTIETHNIC COHORT
Lee S, Kolonel L, Wilkens L, et al.
Int J Cancer 2005; [Epub ahead of print]
Studi epidemiologici indicano che la terapia sostitutiva estro-progestinica
(EPT) è associata ad un aumento del rischio di cancro alla mammella.
Sono necessari dati ulteriori per verificare se questa associazione varia
in base alla razza o a specifici fattori prognostici.
È stato condotto uno studio di coorte su 55.371 donne in menopausa
afro-americane, hawaiane, nippo-americane, sudamericane e di razza indoeuropea,
con un'età compresa fra 45 e 75 anni, all'interno del Multiethnic
Cohort Study (MEC).
Sono stati identificati, in una media di 7,3 anni, 1.615 casi incidenti
di cancro al seno e sono stati poi calcolati i rischi relativi aggiustati
(RRs) per le varie forme di terapia ormonale (HT). Assumendo che gli utilizzatori
correnti abbiano continuato la HT dopo il periodo di follow-up, l'uso
corrente di una terapia ormonale sostitutiva è stato associato
ad 29% di aumento di rischio di cancro al seno per 5 anni d'assunzione
(IC 95%; 23-35%) e l'uso corrente di soli estrogeni ad un 10% d'aumento
del rischio per 5 anni d'assunzione (IC 95%; 5-16%). Queste cifre aumentano
lievemente quando si operano aggiustamenti per il 3% delle pazienti che
si è stimato abbiano interrotto la terapia ormonale sostitutiva
per anno di follow up. EPT e la terapia con soli estrogeni sono stati
associati ad un aumento di rischio più sostenuto tra le donne magre,
tuttavia l'aumento di rischio concomitante ad una EPT era molto evidente
anche in pazienti obese. L'uso corrente di EPT è stato associato
ad un aumento del rischio di tumori che esprimono ER+/PR+, ER+/PR- e ER-/PR-.
È stata notata una lieve differenza di rischio a seconda della
stadiazione del tumore e del sottotipo istologico. L'aumento con l'uso
di EPT è stato visto chiaramente in tutti e 5 i gruppi etnici,
mentre quello con ET in 4 dei 5 gruppi considerati.
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