CASO DI TROMBOCITOPENIA ASSOCIATO A TERAPIA CON TALIDOMIDE


THALIDOMIDE-ASSOCIATED THROMBOCYTOPENIA
Duyvendak M, Naunton M, Kingma BJ, et al.
Ann Pharmacother, 11 ottobre 2005



OBIETTIVO Riportare un caso di trombocitopenia in una paziente in cura con talidomide per un mieloma multiplo (MM).
RIASSUNTO DEL CASO Ad una donna di 70 anni è stato diagnosticato un MM nel 2003. Da subito è stata intrapresa una terapia con melphalan 0,25 mg/kg/die e prednisolone 2 mg/kg/die; tuttavia la paziente è divenuta refrattaria al trattamento. Sono quindi stati sospesi i due farmaci ed è stato somministrato desametasone 40 mg in monoterapia per 12 giorni al mese. Dopo circa un anno le condizioni ematologiche della paziente sono nuovamente peggiorate; il trattamento è stato interrotto a favore di una terapia con talidomide 200 mg/die per via orale. Dopo due settimane, la paziente ha mostrato effetti avversi disabilitanti (sintomi parainfluenzali, dita gonfie, rush ed ematomi sulle gambe, respiro corto, secchezza delle fauci, petecchie multiple). I test di laboratorio hanno mostrato la presenza di neutropenia (neutrofili 0,4 109/L) e trombocitopenia (piastrine 58 109/L). La somministrazione di talidomide è stata prontamente interrotta e nell'arco di 3 settimane le analisi di laboratorio rientravano nei valori "pre-trattamento" (1,3 x109/L e 267 x109/L, rispettivamente) e si osservava la scomparsa dei sintomi.
DISCUSSIONE La trombocitopenia è una reazione avversa ematologia evidenziata raramente in conseguenza di una terapia con talidomide. Un report recente ha identificato 5 pazienti che hanno sviluppato trombocitopenia mentre erano in monoterapia con talidomide per MM. Secondo la scala di probabilità di Naranjo talidomide è classificata come probabile causa di trombocitopenia.
CONCLUSIONI A differenza degli altri chemioterapici, talidomide è raramente segnalata come responsabile di una grave tossicità ematologia. Questo caso è stato presentato per richiamare l'attenzione dei medici sugli effetti di talidomide, in particolare ora che si sta espandendo il suo utilizzo nella terapia del MM.