NEW EVIDENCE OF DYSGLYCEMIA WITH GATIFLOXACIN
Fonte: Theheart.org, 1 Marzo 2006

Due nuovi studi caso-controllo, che saranno pubblicati il 30 marzo 2006 su New England Journal of Medicine, hanno confermato l'aumento di rischio sia di ipoglicemia che di iperglicemia associato all'antibiotico chinolonico gatifloxacina. Gli autori del lavoro hanno esaminato gli esiti relativi alla disglicemia associati a vari antibiotici in una popolazione di circa 1,4 milioni di residenti nella regione dell'Ontario di 66 anni o più di età. Hanno quindi condotto due studi caso-controllo nidificati, su questa popolazione.
Nel primo studio, i casi erano soggetti trattati in ospedale per ipoglicemia dopo terapia con macrolidi, cefalosporine di seconda generazione o fluorochinoloni respiratori (gatifloxacina, levofloxacina, moxifloxacina, o ciprofloxacina). Nel secondo, i casi erano soggetti ricoverati per curare uno stato di iperglicemia. Per ciascun caso, sono stati identificati fino a 5 controlli appaiati per età, sesso, presenza o assenza di diabete e durata della terapia antibiotica.
Nel primo studio sono stati trovati 788 pazienti che erano stati trattati per ipoglicemia dopo 30 giorni di terapia antibiotica. Se confrontata con i macrolidi, gatifloxacina era associata ad un rischio fino a 4 volte superiore di ipoglicemia. Anche levofloxacina era associata ad un lieve aumento del rischio, mentre altrettanto non si poteva dire per moxifloxacina, ciprofloxacina e le cefalosporine.


Odds ratio aggiustato per ipoglicemia con gatifloxacina e levofloxacina rispetto agli antibiotici macrolidi

Nel secondo studio sono stati identificati 470 pazienti curati per iperglicemia dopo 30 giorni di terapia antibiotica. Se confrontata con i macrolidi, gatifloxacina era associata ad una rischio 17 volte superiore di iperglicemia, situazione non riscontrata con gli altri antibiotici.


Odds ratio aggiustato per iperglicemia con gatifloxacina rispetto agli altri antibiotici macrolidi

Dato che i vantaggi terapetutici di gatifloxacina sono relativamente pochi rispetto a quelli offerti da antibiotici alternativi (tra cui gli altri fluorochinoloni) che non comportano un aumento del rischio di disglicemia, alcuni medici potrebbero decidere di non utilizzare più il farmaco in questione.