RISK
OF CLOZAPINE-ASSOCIATED AGRANULOCYTOSIS AND MANDATORY WHITE BLOOD CELL
MONITORING
Sculte FJP
Ann Pharmacother, pubblicato on-line 7 marzo
OBIETTIVO Fornire informazioni a medici e pazienti, affinchè
abbiano gli elementi per decidere se sospendere o meno gli esami dl sangue
di controllo obbligatori.
SORGENTE DEI DATI Sono stati identificati articoli sulle discrasie
ematiche indotte da farmaci tramite ricerche in MEDLINE (1966-settembre
2005) e da revisioni delle rispettive bibliografie. È stato richiesto
inoltre all'industria farmaceutica Novartis di fornire dati ulteriori
su clozapina, leucopenia, agranulocitosi e tendenza al suicidio.
SELEZIONE DEGLI STUDI ED ESTRAZIONE DEI DATI Sono stati combinati
i dati sulla possibilità di leucopenia e agranulocitosi indotte
da clozapina con i dati sulla possibile fatalità, che sono stati
successivamente confrontati con i rischi associati ad altri farmaci e
alla vita in generale.
SINTESI DEI DATI La possibilità di agranulocitosi e leucopenia
indotte da clozapina si è abbassato esponenzialmente nel tempo.
Negli Stati Uniti, la possibilità nel secondo semestre di trattamento
è 0,70/1000 pazienti-anno e, dopo il primo anno, 0,39/1000 pazienti-anno.
Si è stimato che il tasso di fatalità per agranulocitosi
indotta da clozapina è compreso nell'intervallo 4,2-16%, a seconda
se è stato utilizzato un fattore che stimola le colonie di granulociti.
Nondimeno, la terapia con clozapina diminuisce la mortalità complessiva,
probabilmente perché riduce l'atteggiamento suicidiario.
CONCLUSIONI Dopo almeno 6 mesi di trattamento con clozapina la
mortalità legata al mancato controllo delle cellule bianche del
sangue è circa la stessa di quella associata ad altri medicinali
(es. mianserina o fenilbutazone) e con la vita in generale (incidenti
stradali o occupazionali). Se un paziente ben informato sui possibili
rischi desidera interrompere il monitoraggio lo si può accettare
anche dal punto di vista clinico ed è un gesto preferibile all'interruzione
di clozapina dal momento che questo principio attivo riduce la mortalità
complessiva.
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