HEPATIC
VENO-OCCLUSIVE DISEASE ASSOCIATED WITH IMMUNOSUPPRESSIVE CYCLOPHOSPHAMIDE
DOSING AND ROXITHROMYCIN
Beltinger J,l Haschke M, Kaufmann P, et al.
Ann Pharmacother, pubblicato on-line 7 marzo
OBIETTIVO Riportare il caso di un paziente che ha sviluppato una
malattia veno-occlusiva epatica mentre era in trattamento immunosoppressivo
con ciclofosfamide 100 mg/die in combinazione con roxitromicina (dose
totale 600 mg/die). Dopo che tutti i farmaci sono stati interrotti il
paziente è stato ricoverato per 2 settimane. La scala di probabilità
di Naranjo ha indicato una relazione probabile tra la malattia veno-occlusiva
ed il trattamento con ciclofosfamide.
DISCUSSIONE Dal momento che roxitromicina inibisce il citocromo
P450 3A4, il quale è coinvolto nel metabolismo della ciclofosfamide,
si pensa che alla base si possa essere verificata un'interazione tra farmaci.
Inoltre, roxitromicina è un inibitore del trasportatore di farmaci
glicoproteina P e questo meccanismo probabilmente è legato all'accumulo
della ciclofosfamide nelle cellule endoteliali. In alternativa, dato che
è nota la capacità di ciclofosfamide di indurre apoptosi,
roxitromicina può aver reso le cellule endoteliali più vulnerabili
all'apoptosi stessa.
CONCLUSIONI In pazienti specifici, ciclofosfammide a dosaggi immunosoppressivi
potrebbe essere associata ad una malattia epatica veno-occlusiva.
|