SICUREZZA DELLA COMBINAZIONE STATINE/NIACINA


SAFETY OF LOVASTATIN/EXTENDED RELEASE NIACIN COMPARED WITH LOVASTATIN ALONE, ATORVASTATIN ALONE, PRAVASTATIN ALONE, AND SIMVASTATIN ALONE (FROM THE UNITED STATES FOOD AND DRUG ADMINISTRATION ADVERSE EVENT REPORTING SYSTEM)
Alsheikh-Ali AA, Karas RH
Am J Cardiol 2007; 99:379-81


La combinazione statina/niacina è risultata sicura nel trattamento delle dislipidemie.

Recenti linee guida nazionali sostengono la combinazione di più farmaci per trattare le anomalie del metabolismo lipidico. D'altro canto, i foglietti illustrativi aggiornati dei farmaci avvertono dell'aumento del rischio di eventi avversi conseguente ad una combinazione statina/niacina. Queste raccomandazioni sono basate unicamente su case report.
Sono stati messi a confronto i tassi di segnalazione di eventi avversi (AERs) ricevuti dall'Fda (1999-marzo 2005) associati ad una combinazione lovastatina-niacina a rilascio modificato (ER) con quelli di lovastatina e niacina-ER separate e di altre statine comunemente usate. Sono stati considerati AER fatali, che hanno messo il paziente in pericolo di vita o che ne hanno causato l'ospedalizzazione (gravi), epatotossicità (epatiche) e rabdomiolisi (rabdomiolisi). È stata calcolata anche la prevalenza di terapia concomitante con niacina-ER nelle AER associate a statine.
Il tasso di AER gravi associate alla combinazione lovastatina/niacina-ER era simile a quello di lovastatina o niacina-ER separate e significativamente inferiore a quelle associate ad atorvastatina e simvastatina. Allo stesso modo, i tassi di AER epatici o di rabdomiolisi associati a lovastatina/niacina-ER erano simili a quelli riportati per altre statine o per la sola niacina-ER ed inferiori a quelli dei report di rabdomiolisi associati a simvastatina (p<0,01). L'uso concomitante di niacina-ER nelle AER associati a statine erano rari (<=1%).
In conclusione, questi dati non supportano l'esistenza di un'interazione farmacologica clinicamente rilevante tra niacina-ER e statine. Di conseguenza dovrebbe essere incoraggiato un utilizzo sicuro ed appropriato di questa combinazione nei pazienti ad alto rischio, come raccomandato nelle linee guida nazionali.