INIBITORI DELLA POMPA PROTONICA E GINECOMASTIA


GYNAECOMASTIA ASSOCIATED WITH PROTON PUMP INHIBITORS: A CASE SERIES FROM THE SPANISH PHARMACOVIGILANCE SYSTEM
Carvaja A, Macias D, Gutierrez A, et al.
Drug Safety 2007; 30:527-531



La terapia con inibitori della pompa protonica è spesso associata alla comparsa di ginecomastia, solitamente reversibile con la sospensione del farmaco.


RIASSUNTO
OBIETTIVO Gli inibitori della pompa protonica (PPIs) sono largamente utilizzati nel trattamento dell'ulcera peptica e della sintomatologia correlata; essi sono stati collegati ad un certo numero di reazioni avverse di tipo endocrino, compresa la ginecomastia. Lo scopo del lavoro è stato quello di studiare l'associazione tra uso di PPIs e sviluppo di ginecomastia.
METODI Sono state analizzate le segnalazioni di casi di ginecomastia presumibilmente indotte da PPIs e raccolte dallo Spanish Pharmacovigilance System attraverso lo schema della 'yellow card'. Gli odds ratios di segnalazione (RORs) sono stati calcolati come misura di disproporzionalità.
RISULTATI Nel database dello Spanish Pharmacovigilance System sono stati identificati 24 casi di ginecomastia associati a PPIs. In generale vi era una chiara sequenza temporale e l'evento avverso scompariva, in molti casi, dopo la sospensione del farmaco; 14 pazienti stavano anche assumendo altri farmaci quando si è verificato l'evento avverso. Il ROR per l'esposizione ad omeprazolo (ma non per altri PPIs) vs la non esposizione mostrava un innalzamento statisticamente significativo (ROR aggiustato per età 5,23; IC 95% 3,32-8,26).
CONCLUSIONI Considerato l'ampio uso di PPIs, la ginecomastia potrebbe affliggere un numero elevato di pazienti. In molti casi la condizione sembra essere reversibile con la sospensione del farmaco. I medici dovrebbero tener presente questa potenziale ADR quando prescrivono PPIs per un lungo periodo di tempo.