AGRANULOCITOSI INDOTTA DA FARMACI NON CHEMIOTERAPICI


SYSTEMATIC REVIEW: AGRANULOCYTOSIS INDUCED BY NONCHEMOTHERAPY DRUGS
Andersohn F, Konzen C, Garbe E.
Ann Intern Med 2007; 146:657-65



Anche farmaci non chemioterapici possono causare agranulocitosi come reazione avversa.


RIASSUNTO
CONTESTO L'agranulocitosi indotta da farmaci non chemioterapici è una reazione avversa rara, caratterizzata da una diminuzione periferica della conta dei neutrofili a meno di 0,5x109 cellule/L, dovuta a meccanismi immunologici o citotossici.
SCOPO Rivedere in modo sistematico i case report di farmaci correlati ad agranulocitosi con un nesso di causalità certo o probabile.
SORGENTE dei DATI Report redatti in lingua inglese o tedesca presenti in MEDLINE (da 1966 al 2006) o EMBASE (dal 1989 al 2006) e nelle referenze bibliografiche degli articoli selezionati.
SELEZIONE dello STUDIO Case report pubblicati di pazienti affetti da agranulocitosi indotta da farmaci non chemioterapici.
ESTRAZIONE dei DATI Un revisore ha estratto i dettagli dei casi e ha valutato il nesso di causalità esistente tra assunzione di farmaci e agranulocitosi usando i criteri dell'OMS.
SINTESI dei DATI Il nesso di causalità di 980 case report di agranulocitosi era certo in 56 (6%), probabile in 436 (44%), possibile in 481 (49%) e improbabile in 7 (1%). Complessivamente, 125 farmaci sono stati messi in relazione con agranulocitosi, definitivamente o probabilmente. I farmaci per cui erano disponibili più di 10 report (carbimazolo, clozapina, dapsone, dipirone, metimazolo, penicillina G, procainammide, propiltiouracile, rituximab, sulfasalazina, e ticlopidina) rappresentavano più del 50% dei report ritenuti certi o probabili. Le proporzioni di casi fatali diminuivano tra il 1966 e il 2006. Le complicazioni fatali si sono verificate più frequentemente in pazienti con una conta dei neutrofili inferiore a 0,1x109 cellule/L rispetto a quelli con una conta dei neutrofili di 0,1x109 cellule/L o più (10% vs 3%; p< 0,001). I pazienti trattati con fattori di crescita emopoietici avevano una durata media della neutropenia inferiore (8 giorni vs 9 giorni; p=0,015) e, se si considerano i soggetti asintomatici al momento della diagnosi, una proporzione inferiore di infezioni o complicazioni fatali (14% vs 29%; p = 0,030) rispetto ai pazienti non trattati con questi farmaci.
LIMITAZIONI I case report non sono in grado di fornire i tassi delle reazioni avverse indotte da farmaci, in quanto talvolta valutano o descrivono in modo incompleto dettagli importanti e in alcuni casi pongono eccessiva enfasi nelle componenti atipiche e negli esiti.
CONCLUSIONI Molti farmaci non chemioterapici possono causare agranulocitosi. Gli esiti fatali potrebbero diminuire nel tempo con la disponibilità di trattamenti farmacologici migliori.