Fonte:
farmacovigilanza.org. Luglio 2007
Caso 1
Una donna portoricana di 58 anni, alla quale fu diagnosticato il virus
dell'HIV nel 1999, iniziò nel 2002 un regime terapeutico con lamivudina,
tenofovir e lopinavir/ritonavir, con buona tollerabilità e risposta
delle cellule CD4 ma con bassi livelli persistenti di viremia.
Nel febbraio 2005 la donna venne messa in terapia con Truvada [emtricitabina
(200mg) e tenofovir (300 mg)] e lopinavir/ritonavir per incrementare l'aderenza
al trattamento. Dopo l'assunzione di Truvada la paziente cominciò
a soffrire di nausea, bruciore di stomaco, fatica, diarrea e dolore epigastrico.
La terapia con Truvada venne interrotta e si riprese la somministrazione
di lamivudina e tenofovir. I sintomi regredirono progressivamente e la
paziente continuò tale regime terapeutico senza problemi.
Caso 2
Un uomo di 52 anni di razza caucasica, affetto da HIV dal 1996, era stato
sottoposto prima del 2005 ad un regime terapeutico antivirale a base di
molteplici inibitori delle proteasi, con scarsa tolleranza gastrointestinale.
Nell'aprile 2005 venne intrapresa una terapia con Truvada, nevirapina
e nelfinavir. Al controllo il paziente accusava nausea, gonfiore, dolore
epigastrico e diarrea che richiesero un trattamento con loperamide e variazioni
della dieta.
Nel settembre del 2005 la terapia combinata con Truvada venne sostituita
con emtricitabina e tenofovir; la nausea e il dolore epigastrico si risolsero
poco dopo. Al paziente fu successivamente diagnosticata e curata una infezione
da H. pylori.
Il nuovo regime terapeutico (emtricitabina, tenofovir e nevirapina) fu
ben tollerato dal paziente, con una conta delle cellule CD4 di 400 cell/microlitri
ed una carica virale <50 copie/mL.
Caso 3
Un uomo di 42 anni affetto da AIDS dal 1997 iniziò, lo stesso anno,
un trattamento per la cura di un'infezione da H. pylori. Precedenti regimi
terapeutici con farmaci antiretrovirali non avevano dato esiti positivi
a causa della non aderenza, sebbene il paziente avesse tollerato emtricitabina
e tenofovir come parte di una tripla terapia nel 2004. Nel maggio 2005
il paziente iniziò un trattamento con Truvada e nevirapina. Con
la dose iniziale si manifestò nausea e gonfiore che indussero,
dopo 4 giorni, la sospensione del trattamento. Nel settembre 2005 fu ripreso
il trattamento con lamivudina, tenofovir e nevirapina, senza che si verificassero
disturbi gastrointestinali.
Commento
Truvada è una combinazione a dose fissa di due farmaci antiretrovirali,
emtricitabina (200 mg) e tenofovir (300 mg). I tre pazienti descritti
mostrarono una particolare intolleranza gastrointestinale a Truvada, pur
tollerando emtricitabina o lamivudina in combinazione con tenofovir. È
possibile un'associazione con precedenti sintomi gastrointestinali o infezioni
da H. pylori, ma nei casi riportati i sintomi si risolsero immediatamente
all'interruzione della terapia con Truvada. Questa è la prima segnalazione
di intolleranza a Truvada.
|