RELAZIONE TRA USO DI VERAPAMIL PER LA CEFALEA A GRAPPOLO E DISARITMIA CARDIACA


ELECTROCARDIOGRAPHIC ABNORMALITIES IN PATIENTS WITH CLUSTER HEADACHE ON VERAPAMIL THERAPY
Cohen AS, Matharu MS, Goadsby PJ
Neurology 2007; 69: 668-675



I neurologi avvisano che, nei pazienti che lo assumono per prevenire la cefalea a grappolo, verapamil è associato ad un'alta incidenza di disaritmia cardiaca.


RIASSUNTO
CONTESTO Verapamil ad alte dosi rappresenta un trattamento preventivo della cefalea a grappolo (CH) sempre più comune. Gli effetti secondari comprendono blocco atrio-ventricolare e bradicardia, anche se non è chiara la loro incidenza su questa popolazione.
METODI Il presente studio di audit ha valutato l'incidenza di aritmie nei pazienti con cefalea a grappolo trattati con verapamil ad alto dosaggio.
RISULTATI Dei 369 pazienti con cefalea a grappolo selezionati, 217 pazienti ambulatoriali (175 uomini) hanno assunto verapamil, iniziando con 240 mg/die ed aumentando di 80 mg ogni 2 settimane. L'aumento della dose era accompagnato da un elettrocardiogramma di controllo (EKG). Il trattamento proseguiva fino alla soppressione della CH, alla comparsa di effetti secondari o al raggiungimento di una dose massima giornaliera di 960 mg. Solo un paziente ha raggiunto i 1200 mg/die. 89 pazienti (41%) non avevano gli EKGs di controllo. 108 hanno avuto EKGs nelle note ospedaliere e altri 20 li hanno effettuati altrove. 21 pazienti su 108 (19%) hanno avuto aritmie e 13 (12%) hanno avuto un arresto cardiaco di primo grado (PR>0,2 s) nell'intervallo di dose tra 240 e 960 mg/die. Uno di essi è stato sottoposto all'impianto di un pacemaker permanente. Quattro pazienti hanno avuto un ritmo giunzionale e uno un blocco cardiaco di secondo grado. Quattro pazienti hanno avuto un blocco di branca fascicolare destra. In 39 pazienti (36%) si è verificata bradicardia (HR<60 bpm), ma la terapia con verapamil è stata interrotta solo in 4 pazienti. In 8 pazienti l'intervallo PR era allungato, ma non fino a >0,2 s. L'incidenza di aritmie con verapamile in questo gruppo di pazienti è stata del 19% e quella di bradicardia del 36%.
CONCLUSIONI In tutti i pazienti con cefalea a grappolo trattati con verapamil viene fortemente raccomandato il monitoraggio con EKG, al fine di osservare lo sviluppo potenziale di blocco atrio-ventricolare e di bradicardia sintomatica.