HIGH-DOSE
VANCOMYCIN INCREASES RISK OF RENAL DAMAGE
Fonte:
Reuters Health. 21 settembre 2007
L'uso di dosi di vancomicina superiori allo standard aumenta il rischio
di nefrotossicità.
E'
noto che vancomicina aumenta il rischio di danno renale, ma molti medici
non ritengono che il farmaco abbia effetti renali significativi se dato
in monoterapia; in generale lo considerano piuttosto sicuro. Tuttavia,
vancomicina viene sempre più frequentemente prescritta e a dosaggi
più alti dello standard. Nonostante le raccomandazioni vigenti
prevedano di mantenere le concentrazioni ematiche del farmaco tra i 5
mg/L e i 15 mg/L, i livelli raccomandati per alcune infezioni (meningite,
polmonite nosocomiale e polmonite collegati al ventilatori) sono superiori,
tra i 15 mg/L e i 20 mg/L.
Sono
stati valutati i tassi di nefrotossicità in 218 pazienti: 130 con
livelli ematici di vancomicina >15 mg/L e 88 con livelli compresi tra
5 mg/L e 15 mg/L. E' stato riscontrato che il 18% dei pazienti appartenenti
al primo gruppo avevano sviluppato un danno renale, contro il 6% dei pazienti
del secondo gruppo. Predittori significativi della nefrotossicità
da vancomicina erano la lunghezza del trattamento (p=0,016) e la media
complessiva dei livelli di farmaco (p=0,012).
In precedenza, altri 3 studi avevano messo in evidenza che alti livelli
di vancomicina correlavano in modo diretto con un aumento della nefrotossicità
e, in tutti e tre, il rischio di nefrotossicità era significativamente
superiore nei pazienti con livelli ematici del farmaco >15 mg/L. Limitazione
dello studio sono di avere un impianto retrospettivo e non avere valutato
gli esiti clinici.
Ad ogni modo, è indispensabile che tutti i pazienti in terapia
con vancomicina vengano strettamente monitorati per i livelli di farmaco
e che si mettano in atto studi prospettici per valutare il profilo rischio-beneficio
di vancomicina ad alte dosi.
|