EVALUATION
OF RISK PROFILES FOR GASTROINTESTINAL AND CARDIOVASCULAR ADVERSE EFFECTS
IN NONSELECTIVE NSAID AND COX-2 INHIBITOR USERS: A COHORT STUDY USING
PHARMACY DISPENSING DATA IN THE NETHERLANDS.
Layton D, Souverein PC, Heerdink E, et al.
Drug Safety 2008; 31:143-158
La valutazione di sicurezza ed efficacia dei Coxib rispetto ai FANS rischia
di essere falsata dalla tendenza dei medici a prescrivere i farmaci più
nuovi a pazienti già ad alto rischio.
RIASSUNTO
CONTESTO
I farmaci di nuova approvazione, rispetto a quelli più vecchi,
sono più spesso prescritti a pazienti che non abbiano risposto
in maniera soddisfacente ai farmaci correlati di comprovata efficacia
o, come trattamento di prima scelta, a pazienti con un alto rischio basale
di eventi avversi (channelling). Tuttavia questi pazienti hanno
meno possibilità di trarre beneficio dai farmaci prescritti e/o
sono più propensi alle reazioni avverse. Perciò è
difficile distinguere se il rischio osservato o l'incremento del rischio
di un nuovo farmaco siano reali (es. correlati alla farmacologia) o se
siano da attribuirsi alla prescrizione selettiva a pazienti più
suscettibili agli eventi avversi a causa dei fattori di rischio sottostanti.
Il paradosso che deriva da questo tipo di prescrizione potrebbe essere
presente per i Coxib rispetto ai tradizionali FANS, in relazione alla
sicurezza sia gastrointestinale (GI) che cardiovascolare (CV).
OBIETTIVO Valutare i profili di rischio nel tempo di eventi avversi
GI e CV nelle popolazioni di nuovi utilizzatori di FANS e Coxib, a partire
dall'introduzione sul mercato di questi ultimi.
METODI È stato condotto uno studio di coorte, usando i database
di rimborso della spesa farmaceutica (Foundation for Pharmaceutical
Statistics). I pazienti elegibili (>=18 anni) erano quelli a cui
era stato prescritto per la prima volta un antinfiammatorio non steroideo
(FANS non selettivo di prima-linea [es. ibuprofene] o di seconda-linea
[es piroxicam], un FANS con unibizione preferenziale della COX-2 o un
Coxib) tra il gennaio 1999 e il luglio 2003. Per ogni paziente sono stati
definiti i profili di rischio CV e GI al momento della prescrizione indice
attraverso uno score cumulativo, derivante dai loro dati anagrafici-anamnestici
(età, sesso e storia di uso di medicinali nei 6 mesi a cavallo
della data indice). Il rischio è stato classificato come minimo
(0), medio (1) o alto (2+). I pazienti sono stati registrati come "cambiatori"
sulla base dell'uso di un altro FANS prima di quella data. Altre informazioni
raccolte hanno incluso il Chronic Disease Score (CDS). Sono stati
calcolati gli Odds Ratio per i fattori di rischio per ciascun gruppo di
utilizzatori di FANS rispetto agli utilizzatori di FANS non selettivi
come coote di riferimento. L'effetto del tempo è stato esaminato
segnando le media degli score di rischio GI e CV per trimestre. La correlazione
tra gli score CV e GI è stata esaminata usando il coefficiente
di correlazione di Pearson (R). I dati sono stati stratificati sulla base
della storia di cambiamento di farmaco da parte del paziente.
RISULTATI Le quattro coorti comprendevano, rispettivamente, utilizzatori
di: FANS non selettivi di prima scelta (n=42.750); FANS non selettivi
di seconda scelta (n=1771); FANS con affinità preferenziale per
COX-2 (n=3661); Coxib (n=4861). I nuovi utilizzatori di coxib avevano
più possibilità di avere elevati score GI e CV [OR 5,3 (5,0-5,6)
e OR 2,2 (2,1-2,4)]. A livello individuale, i profili di rischio GI e
CV erano moderatamente ben correlati per tutte le coorti di utilizzatori
di FANS. Non c'erano cambiamenti rimarcabili nel profili di rischio GI
e CV medio dei pazienti nel periodo di tempo a partire dall'introduzione
sul mercato dei Coxib.
DISCUSSIONE. Tra le quattro coorti, i nuovi utilizzatori di Coxib
hanno mostrato la tendenza ad avere il più alto numero di fattori
di rischio GI e CV, senza cambiamenti evidenti nel tempo. C'erano anche
evidenze di correlazione tra gli score di rischio GI e CV. Perciò,
la prescrizione selettiva dei Coxib si rivolge a persone con fattori di
rischio GI e CV già presenti. Questo fatto è importante
quando si compara la sicurezza e/o l'efficacia di nuove terapie rispetto
a quelle già esistenti, e pone l'accento sulle difficoltà
incontrate dai prescrittori nel determinare i livelli di rischio quando
iniziano una terapia con coxib.
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