SIADH INDOTTA DA AMIODARONE



SIADH INDUCED BY AMIODARONE IN A PATIENT WITH HEART FAILURE
Paydas S, Araz F, Balal M
Int J Clin Pract 2008; 62:337



La sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH) è una complicazione rara ma non trascurabile del trattamento con amiodarone.

Un uomo di 57 anni, con alle spalle una storia di ipertensione, lamentava dolori addominali e nausea.
Cinque mesi prima, si era presentato in ospedale con dispnea, gonfiore addominale ed edema pretibiale ed era stato ricoverato in terapia intensiva con diagnosi di scompenso cardiaco. A quel tempo, funzione renale, natremia e potassemia erano normali. Gli furono prescritti: aspirina a basso dosaggio, propranololo, nitrati, furosemide, amiodarone e spironolattone.
Al tempo dell'ultimo ricovero, la temperatura corporea era di 36°C, la pressione era 140/100 mm Hg, la frequenza, regolare, di 100 battiti al minuto, il paziente era orientato e cooperativo, la pelle era normale e le vene giugulari esterne non dilatate. L'auscultazione del torace rivelava crepitii bilaterali, il cuore era tachicardico e aritmico, senza mormorii udibili. Non sono emersi né ingrossamento, né fragilità degli organi. Il polso periferico era palpabile a tutte le estremità e non c'era edema pretibiale.
I reperti di laboratorio erano i seguenti: globuli bianchi 11.900; ematocrito 42,1; MCV 83,9; piastrine 278.000; natremia 107 mEq/l; kaliemia 4,1 mEq/l; urea 14 mg/dl; creatinina 1,0 mg/dl; proteine totali 7,1 g/dl; albumina 4,5 g/dl; TSH 0,76; T3 libero 2,8; T4 libero 2,6; CRP 3,1; acido urico 2,7 mg/dl; AST 36 UI/l; ALT 32 UI/l; LDH 499; Na nelle urine 31 mEq/l; osmolarità urinaria 677. I lipidi nel sangue erano nei limiti. L'esame ecografico di entrambi i reni era nella norma, con una semplice cisti nel rene sinistro. Era presente un ispessimento mucoso della parete della vescica, con un aumento della trabecolazione. L'ecocardiografia cardiaca ha rivelato un frazione di eiezione ridotta al 63%, con dilatazione degli atri e del ventricolo destro, un parziale rigurgito sia della mitrale che della tricuspide e una lieve ipertensione polmonare.
La diagnosi primaria è stata SIADH: sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico. La diagnosi è stata fatta sulla base di iponatremia, alta osmolarità urinaria, elevata concentrazione di sodio nelle urine, acidosi sistemica ipourica e assenza di ipervolemia. Tuttavia l'eziologia non era evidente. La limitazione dell'assunzione di acqua e sale non ha prodotto la correzione dei livelli serici di sodio. Sebbene il cancro sia una nota causa di SIADH, né i raggi X, né gli ultrasuoni hanno mostrato alcuna anormalità, tale da suggerire ulteriori esami, come una TAC e una RMN. Avendo il sospetto che la sindrome fosse farmaco-indotta, si è deciso di interrompere la terapia con amiodarone e osservare l'andamento del paziente: poiché questi era asintomatico, è stato dimesso con un livello di sodio serico di 117 mEq/l. Le analisi effettuate, rispettivamente una e due settimane più tardi, hanno rivelato livelli di sodio di 123 e 130 mEq/l.

Una revisione della letteratura ha mostrato, tra il 1999 e il 2004, quattro case report di iponatremia da SIADH associata all'uso di amiodarone. In due di questi, l'iponatremia è insorta durante la dose carico del trattamento e ha ben risposto alla riduzione della dose, senza necessità di interrompere la terapia. In un caso, i livelli serici di sodio sono migliorati in tre settimane di riduzione del dosaggio. In un maschio di 67 anni, con problemi medici multipli e un complicato regime terapeutico, l'iponatremia è stata di una certa severità. In questo caso, dopo avere escluso le concomitanti condizioni patologiche come possibile causa, il trattamento è stato interrotto. I livelli di sodio hanno incominciato a salire tre giorni dopo l'interruzione e sono tornati normali in un mese.
Sebbene l'iponatremia da SIADH si verifichi raramente, i medici dovrebbero essere al corrente di questa possibile complicazione.