HEMATOLOGIC
MALIGNANT NEOPLASMS AFTER DRUG EXPOSURE IN RHEUMATOID ARTHRITIS
Bernatsky S, Clarke AR, Suissa S
Arch Intern Med 2008;168:378-381
Uno studio caso-controllo innestato su un'ampia coorte di soggetti affetti
da artrite reumatoide ha dimostrato che i farmaci antireumatici che modificano
la malattia, quali metotrexato, azatioprina e ciclofosfamide, producono
un rischio significativo di insorgenza di neoplasie ematologiche maligne.
RIASSUNTO
CONTESTO L'artrite reumatoide è una poliartrite infiammatoria
severa che richiede un trattamento a lungo termine con farmaci antireumatici
che modificano l'andamento della malattia (disease-modifying antirheumatic
drugs). C'è un dibattito crescente circa gli effetti della terapia
dell'artrite reumatoide sul rischio di neoplasie maligne ematologiche.
METODI E' stato utilizzato un disegno caso-controllo nidificato
in una coorte di 23.810 pazienti con artrite reumatoide raccolti dai database
amministrativi che coprono la popolazione del Quebec, Canada. Lo studio
è stato svolto dall'1 gennaio 1980 fino al 31 dicembre 2003, compreso.
Sono stati accertati i pazienti-casi, che avevano avuto neoplasie maligne
ematologiche, dalle parcelle dei medici e dai record di ospedalizzazione;
ogni caso è stato appaiato a 10 controlli bilanciati per età
e sesso. Aggiustando per variabili cliniche e per trattamenti concomitanti,
è stata utilizzata una regressione logistica condizionale per analizzare
le associazioni potenziali tra le esposizioni al farmaco antireumatico
modificatore della malattia ed il rischio di neoplasmi maligni ematologici.
Sono stati valutati i rate ratio [RR] imputabili ad ogni esposizione al
farmaco.
RISULTATI Durante lo studio, le neoplasie maligne ematologhe si
sono sviluppate in 619 pazienti, comprendenti linfomi in 346 pazienti,
leucemia in 178, e mielosi multiple in 95 pazienti. I RR non aggiustati
per neoplasmi maligni ematologi dopo l'esposizione al farmaco, sono stati
i seguenti: metotrexato, 1,18 (intervallo di confidenza al 95% 0,99-1,40);
azatioprina 1,44 (1,01-2,03); ciclofosfamide 2,21 (1,52-3,20). Poiché
gli agenti biologici erano apparsi per la prima volta sul formulario Régie
d'Assurance Maladie du Quebec nel 2002, ci sono state poche esposizioni
a questi farmaci. Le stime aggiustate suggeriscono che il rischio di cancro
ematologico è stato maggiormente elevato dopo l'esposizione a ciclofosfamide
(RR 1,84; 1,24-2,73). Solo per i linfomi, il RR aggiustato, dopo esposizione
a ciclofosfamide, era di 2,12 (1,33-3,54).
CONCLUSIONI In questa ampia coorte di pazienti con artrite reumatoide,
il rischio relativo maggiore di neoplasie maligne ematologiche è
stato osservato dopo l'uso di ciclofosfamide. Le stime di rischio correlato
alle terapie più nuove ed emergenti dovrebbero considerare attentamente
le esposizioni alla terapia precedente e concomitante.
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