OLANZAPINA E SINDROME NEURILETTICA MALIGNA


OLANZAPINE-ASSOCIATED NEUROLEPTIC MALIGNANT SYNDROME IN A PATIENT RECEIVING CONCOMITANT RIVASTIGMINE THERAPY
Stevens DL, Lee MR, Padua Y

Pharmacotherapy 2008; 28:403-405



Questo case report supporta una correlazione probabile tra olanzapina e sindrome neurolettica maligna, aggravata dalla presenza di un inibitore dell'acetilcolinesterasi.


RIASSUNTO
La sindrome neurolettica maligna (NMS) è un effetto avverso idiosincrasico e non comune, ma serio, che è stato segnalato con agenti antipsicotici, sia tipici che atipici. Il caso descritto è quello di un uomo di 58 anni affetto da sindrome di Down e demenza, in trattamento con basse dosi di olanzapina e rivastigmina; il paziente ha sviluppato la NMS quattro mesi dopo l'inizio di olanzapina.
Egli presentava un stato mentale alterato, rigidità, febbre, diaforesi, tremore e il livello di creatinchinasi (CK) era elevato. Olanzapina è stata interrotta e il paziente si è completamente ripreso; la terapia antipsicotica non è stata più prescritta.
Sulla base dell'algoritmo di Naranjo olanzapina è stata la causa probabile della NMS del paziente. Inoltre, l'uso di rivastigmina in combinazione con olanzapina può aver esposto il paziente ad un maggiore rischio, dovuto probabilmente ad uno squilibrio di acetilcolina-dopamina.
I medici dovrebbero essere consapevoli del potenziale rischio di NMS, anche con basse dosi di antipsicotici, in particolare nei pazienti con difficoltà di comunicazione. La somministrazione concomitante di inibitori della acetilcolinesterasi, quali rivastigmina, può rappresentare un fattore di rischio non riconosciuto per lo sviluppo di questa sindrome.