CEFEPIME IN PAZIENTI CON INSUFFICIENZA RENALE E NEUROTOSSICITÀ



THE NEUROTOXICITY AND SAFETY OF TREATMENT WITH CEFEPIME IN PATIENTS WITH RENAL FAILURE
Sonck J, Laureys G, Verbeelen D
Nephrol Dial Transplant 2008; 23:966-70



Quando si usa cefepime, cefalosporina di "quarta generazione", in pazienti affetti da insufficienza renale va usata particolare precauzione, a causa del suo potenziale neurotossico.


RIASSUNTO
CONTESTO Casi di neurotossicità da cefepime sono stati in passato riportati in pazienti affetti da insufficienza renale. La neurotossicità di questo farmaco potrebbe essere sottostimata e la frequenza dei suoi effetti neurotossici non adeguatamente indagata.
METODI Sono stati esaminati retrospettivamente i dati di pazienti con insufficienza renale trattati con cefepime e che hanno sviluppato complicanze neurologiche.
RISULTATI Tutti e 8 i pazienti sono andati incontro a diminuzione della coscienza, confusione, agitazione, afasia globale, mioclono, corea-atetosi, convulsioni e coma. La latenza, tra l'inizio del trattamento e il deterioramento neurologico è stata di 4,75±2,55 giorni (range 1-10 giorni). Tutti i pazienti sono morti 17±14,7 giorni (range 1-42 giorni) dopo essere diventati sintomatici. Tre di loro sono morti poco dopo il deterioramento neurologico. Cinque pazienti hanno sviluppato un quadro neurologico caratterizzato da afasia. Tre pazienti sono andati incontro ad un miglioramento delle condizioni cliniche in seguito all'interruzione del trattamento. L'elettroencefalogramma ha rivelato la presenza di attività ad onde lente (delta) e trifasica ad onde aguzze. Questi reperti confermano la possibile neurotossicità di cefepime in pazienti con insufficienza renale. In nessuno dei pazienti deceduti è stato possibile dimostrare una relazione causale tra neurotossicità e morte. Tuttavia, quando un paziente trattato con cefepime sviluppa deterioramento neurologico o afasia, bisognerebbe essere consapevoli del potenziale neurotossico del farmaco e il trattamento dovrebbe essere interrotto.
CONCLUSIONE Si raccomanda che, in presenza di un'alta e inspiegabile mortalità, l'uso di cefepime nei pazienti con insufficienza renale venga affrontato con particolare precauzione.

PROPRIETA' FARMACOLOGICHE DI CEFEPIME
Cefepime è una cefalosporina iniettabile attiva in vitro contro un ampio spettro di batteri aerobi Gram-positivi e Gram-negativi, comprese alcune Enterobacteriaceae divenute resistenti al cefotaxime e al ceftazidim. Al pari dI ceftazidim è inoltre attiva nei confronti di Pseudomonas aeruginosa. Per queste sua proprietà e per la buona stabilità alle beta-lattamasi è considerata una cefalosporina di "quarta generazione". Come le cefalosporine di "terza generazione", non è attiva nei confronti degli Stafilococchi meticillino-resistenti ed è poco attiva contro gli anaerobi (Clostridium e Bacteroides).
Cefepime inibisce la sintesi della parete cellulare batterica inattivando la transpeptidasi, che catalizza la reazione finale del processo di sintesi del peptoglicano.
Cefepime può essere somministrato sia per via endovenosa che per via intramuscolare. I livelli di picco a seguito di somministrazione e.v. vengono raggiunti in 30 minuti. La biodisponibilità dopo somministrazione i.m. è vicina al 100%; i picchi plasmatici vengono raggiunti in 30-90 minuti e presentano valori pari a circa un terzo di quelli ottenibili dopo somministrazione e.v.
Il cefepime si distribuisce alla maggior parte dei tessuti e dei fluidi corporei. Il 16-20% è legato alle proteine sieriche. Almeno l'85% è escreto immodificato con le urine, la restante frazione subisce idrolisi seguita da ossidazione, oppure epimerizzazione. Il principale meccanismo di escrezione è costituito dalla filtrazione glomerulare. L'emivita plasmatica è di circa 2 ore, confrontabile a quella delle altre cefalosporine eliminate per via renale, ma viene prolungata in caso di insufficienza renale. Il farmaco non subisce fenomeni di accumulo a seguito della somministrazione in soggetti sani. Sia l'emodialisi che la dialisi peritoneale permettono una sua rapida eliminazione. Solo una quantità trascurabile di cefepime passa nel latte materno.