ALLERGIE DA COSMETICI IN CRESCITA, CAUSANO 10% DERMATITI



Fonte: Adnkronos Salute. 20 maggio 2008

Occhio all'etichetta di creme, trucchi e prodotti di bellezza. In agguato ci sono le allergie da cosmetici, un problema in sensibile aumento. A lanciare l'allarme sono i dermatologi delle società scientifiche Adoi (Associazione dei dermatologi ospedalieri italiani) e Sidemast (Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e di malattie sessualmente trasmesse) che avvertono: "A salire sul banco d'accusa sono i prodotti di bassa qualità". Per correre ai ripari, spiegano gli esperti, non sempre basta optare per i cosmetici 'nichel-free'. "Dietro questa definizione abusata - avverte Patrizio Mulas, presidente di Adoi - si nascondono anche prodotti ugualmente sensibilizzanti. E poi il nichel-free non esiste. Esistono cosmetici a basso contenuto di questo metallo". Così oggi, avverte l'esperto, le allergie da cosmetici aumentano. Di pari passo con la crescita dei consumi di creme e prodotti per la pelle. "Secondo i dati raccolti negli ambulatori di Dermatologia, tra tutte le diagnosi di dermatite allergica da contatto quella da cosmetici rappresenta mediamente più del 10% dei casi", dichiara Fabio Ayala, presidente del quarto Congresso nazionale unificato di dermatologia e venereologia, in programma dal 28 al 31 maggio a Napoli. Maggiormente a rischio sono le persone predisposte alle allergie, chi utilizza molti cosmetici e soprattutto chi li cambia spesso, esponendosi al contatto con più componenti potenzialmente allergizzanti. "Spesso nella scelta di ciprie, fard e creme non si fa caso alla qualità - osserva Mulas - ma in giro si trova veramente un po' di tutto. E alcune sostanze che vengono utilizzate possono scatenare delle reazioni allergiche di maggiore o minore intensità a seconda della reattività di ognuno di noi". Sotto accusa non c'è solo il nichel. Nella lista nera rientrano anche i profumi, sostanze come la parafenilendiamina contenuta nei coloranti per capelli, e i conservanti. "Fra questi il caton ha dato molti problemi", dice Mulas. Proprio per sensibilizzare il pubblico sui rischi per la salute della pelle, i dermatologi italiani lanceranno, in occasione del congresso di Napoli, un decalogo per salvaguardarsi dai rischi più comuni. Prime tre mosse: idratare, detergere, levigare. Ma gli esperti consigliano anche di fare scorta di antiossidanti, tenere d'occhio i nei, avere un rapporto sano con il sole, e prestare attenzione alle macchie della pelle e all'uso di farmaci e cosmetici. E per le amanti del 'ritocchino' anti-rughe, occhio a non esagerare con il botulino e i filler. A preoccupare gli specialisti della pelle, oggi sono le reazioni indesiderate scatenate non solo dai cosmetici, ma anche dai medicinali. Soprattutto perché sono sempre di più le persone che optano per il 'fai da te'. I farmaci che più frequentemente possono indurre reazioni avverse sono gli antibiotici, gli antidepressivi e soprattutto gli anti-infiammatori che vengono assunti per contrastare diverse forme di sintomatologia dolorosa. I rischi? Si va dal più comune eritema a reazioni più gravi come la necrolisi epidermica tossica. "La pelle si stacca e il paziente diventa come un grande ustionato. La prognosi di guarigione in questi casi è del 50%. Ma in un caso su due il soggetto colpito muore", conclude Mario Aricò, presidente della Sidemast.