MONITORING
THE SAFETY OF PIOGLITAZONE: RESULTS OF A PRESCRIPTION-EVENT MONITORING
STUDY OF 12 772 PATIENTS IN ENGLAND
Kasliwal R, Wilton LV, Shakir SAW
Drug Safety 2008; 31:839-850
E' stato condotto in Inghilterra uno studio di monitoraggio intensivo
della sicurezza del farmaco antidiabetico pioglitazone.
RIASSUNTO
CONTESTO Pioglitazone è un farmaco antidiabetico che agisce
sulla resistenza insulinica nei pazienti con diabete mellito di tipo 2
attraverso la stimolazione dei recettori PPAR-gamma (peroxisome proliferator-activated
receptor). Pioglitazone appartiene ad una classe di farmaci chiamati
tiazolidinedioni (TZDs) ed è stato introdotto in Gran Bretagna
nel novembre 2000.
OBIETTIVO Controllare, utilizzando un monitoraggio prescrizione-evento,
la sicurezza post-marketing di pioglitazone, che viene prescritto in cura
primaria in Inghilterra.
METODI E' stato condotto, tra novembre 2000 e giugno 2001, uno
studio osservazionale di coorte che coinvolgeva pazienti identificati
in base alle prescrizioni dispensate da medici in cura primaria/medici
di medicina generale (MMG). Le informazioni sui dati demografici, sull'uso
di pioglitazone, sui dati degli eventi clinici, sugli eventi sospettati
come reazioni avverse ai farmaci, sulle ragioni della sospensione del
farmaco e sulle cause di un eventuale decesso, sono state raccolte utilizzando
il questionario inviato ai MMG almeno 8 mesi dopo la data della prima
prescrizione ad ogni paziente. Sono state calcolate le densità
di incidenza dell'evento (ID) [numero di primi report di un evento/1000
mesi-paziente di esposizione].
RISULTATI La coorte comprendeva 12.772 pazienti (età media
62 anni); il 53% erano uomini. La dose giornaliera iniziale più
frequente di pioglitazone era di 15 o di 30 mg (n=10.298). Pioglitazone/metformina
era la combinazione riportata che veniva utilizzata più frequentemente
(n=4029). Dei 3690 che avevano interrotto il trattamento, 1143 l'avevano
fatto per motivazioni relative allo scarso controllo glicemico. Anche
edema/ritenzione
di liquidi (n=121) ed aumento di peso (n=118) erano tra i principali fattori
di interruzione della terapia. "Malessere/apatia" e nausea/vomitoerano
le sospette reazioni avverse al farmaco (ADR) più frequentemente
riportate in associazione all'uso di pioglitazone. Eventi clinici specifici
considerati come manifestazioni precoci associati a pioglitazone erano:
malessere/apatia, nausea/vomito, vertigini, cefalea/emicrania, diarrea,
aumento di peso ed esame anormale della funzionalità epatica.
CONCLUSIONI Pioglitazone è stato considerato un farmaco
abbastanza ben tollerato, con cause principali di sospensione correlate
alla mancanza di efficacia. La frequenza di ADR individuali riportate
in questo studio non era maggiore rispetto alla quella descritta nel riassunto
delle caratteristiche del prodotto (SPC) per pioglitazone. Tuttavia, tra
le sospette ADR maggiormente riportate nausea/vomito e diarrea non comparivano
nel SPC. Sono necessarie ulteriori ricerche per valutare se il rischio
di infarto miocardico e di decessi per cause cardiovascolari sia un effetto
di classe dei tiazolidinedioni. I risultati di questo studio dovrebbero
essere presi in considerazione assieme ad altri studi clinici e farmacoepidemiologici.
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