VALUTAZIONE DELLE DISCREPANZE NELLA CONTINUITA' TERAPEUTICA OSPEDALE-TERRITORIO



MEDICATION RECONCILIATION AT HOSPITAL DISCHARGE: EVALUATING DISCREPANCIES
Wong JD, Bajcar JM, Wong GG, et al.
Ann Pharmacother 2008; 42:1373-9



I risultati dello studio mostrano che il 29,5% delle discrepanze non intenzionali nella terapia dopo dimissione ospedaliera sono una potenziale causa di possibile o probabile disagio per il paziente o di danno clinico se non vengono prontamente identificate e risolte.


RIASSUNTO
CONTESTO La dimissione ospedaliera è un'interfaccia di cura quando i pazienti sono ad alto rischio di discrepanze nel trattamento farmacologico in seguito al trasferimento dall'ospedale a casa. Queste discordanze non sono da sottovalutare, poiché possono contribuire ai problemi relativi al farmaco, agli errori del trattamento e agli eventi avversi.
OBIETTIVO Identificare, caratterizzare e valutare l'impatto clinico delle discrepanze involontarie nel trattamento al momento della dimissione ospedaliera.
METODI Sono stati esaminati prospetticamente tutti i pazienti consecutivi della medicina generale interna ricoverati per almeno 72 ore in un teaching hospital di assistenza terziaria. Sono stati esclusi i pazienti dimessi con prescrizione verbale, quelli deceduti durante l'ospedalizzazione o trasferiti da/presso una casa di cura, un'altra struttura o un'altra unità all'interno del medesimo ospedale. L'end point primario era determinare il numero dei pazienti con almeno una discordanza farmacologia non voluta al momento della dimissione ospedaliera. Le discrepanze nel trattamento farmacologico sono state valutate attraverso il confronto di un elenco ottimale di terapie farmacologiche da adottare al momento della dimissione con le prescrizioni attuali. Gli end point secondari erano la caratterizzazione e la valutazione dell'impatto clinico potenziale delle discordanze non intenzionali nel trattamento.
RISULTATI Dal 14 marzo 2006 al 2 giugno 2006, sono stati scelti 430 pazienti in base a criteri stabiliti di idoneità; sono stati inclusi nello studio 150 pazienti. In totale, in 106 (70,7%) pazienti c'era almeno una effettiva o potenziale discrepanza non voluta. In 62 (41,3%) casi c'era almeno una discrepanza involontaria effettiva al momento della dimissione ospedaliera ed in 83 (55,3%) almeno una discrepanza potenziale. La più comune discordanza involontaria era rappresentata da una prescrizione incompleta che richiedeva chiarimento, che poteva risultare in un ritardo del paziente a ricevere il trattamento farmacologico (22,9%). Delle 105 discrepanze non intenzionali, 31 (29,5%) potevano causare un possibile o probabile disagio al paziente e un peggioramento del quadro clinico.
CONCLUSIONI Discrepanze mediche si verificano comunemente al momento della dimissione ospedaliera. Comprendendone il tipo e la frequenza è possibile aiutare maggiormente i medici nella comprensione dei modi per prevenirle. Prescrizioni di farmaci meglio strutturate al momento della dimissione possono contribuire a prevenire le possibili discrepanze.

Caratteristiche delle discrepanze effettive non intenzionali (campione=105 pazienti)
Tipo di discrepanza
n (%)
Farmaco

- omissione

24 (22,9)

- senza indicazione (farmaco non necessario)

1 (1,0)

- duplicazione terapeutica (rispetto ai farmaci assunti pre-ricovero)

3 (2,9)

- via di somministrazione inappropriata

4 (3,8)

- mancata indicazione della ripetibilità della ricetta

3 (2,9)

- durata inappropriata

3 (2,9)
Dose

- non corretta

5 (4,8)

- non aggiustata in base alla funzionalità renale

1 (1,0)
Frequenza

- non corretta

9 (8,6)
Prescrizione incompleta che può portare ad un ritardo nell'inizio della terapia
52 (49,5)

- mancanza del codice di rimborso

31 (29,5)

- nome del farmaco errato

1 (1,0)

- omissione della formulazione

1 (1,0)

- omissione del dosaggio

4 (3,8)

- omissione della frequenza

3 (2,9)

- scrittura illeggibile

1 (1,0)

- mancanza della quantità

8 (7,6)

- prescrizione ripetuta di narcotici

3 (2,9)